I vescovi ed arcivescovi a Medjugorje ed a proposito di Medjugorje

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I vescovi a Medjugorje ed a proposito di Medjugorje, III

Impressioni del Pellegrinaggio a Medjugorje di Monsignor Radeusz Werno

Medjugorje è visitata da un numero sempre crescente di vescovi provenienti da vari paesi del mondo. Tra questi anche Monsignor Tadeusz Werno, vescovo della città polacca di Koszalina, della cui visita abbiamo dato notizia già nel numero 124 del Press Bulletin. Dopo alcuni giorni trascorsi a Medjugorje, tra le varie cose dette a riguardo, ecco le sue impressioni.

"Quest'anno celebro il venticinquesimo anniversario della mia nomina a vescovo. Si tratta di una data lieta. Sono venuto qui per la prima volta su raccomandazione del parroco di Podstrzela, nella parte settentrionale della Polonia, il quale è stato profondamente colpito dallo spirito di Medjugorje. Quando una volta ne abbiamo parlato, mi ha convinto a venire a Medjugorje, mi ha posto in questo stato d'animo e così sono venuto.

Le esperienze delle persone che vengono a Medjugorje confermano che questo è un luogo di particolare grazia. In molti si convertono e tornano sulla strada della verità. Ammetto che anch'io recito il Rosario ma mi stanco già dopo la prima parte. Qui forse per la prima volta ho recitato tutte le parti che compongono il Rosario. La gente prega in varie lingue, ma ciò non infastidisce ed è anzi bello da ascoltare. Ho visto numerose persone confessarsi, tornare alla Santa Messa, fare la Comunione, essere in comunione con Dio che qui è in mezzo a noi. Sono davvero contento perché vedo che qui a Medjugorje i francescani, nostri fratelli, per mezzo della Vergine conducono la gente a Gesù. Io sono loro molto grato di ciò. Mi ha colpito in modo particolare la devozione della via crucis sul Krizevac. E' qualcosa di stupendo. Ho incontrato anche una delle veggenti ed abbiamo parlato. Mi sono recato nella comunità di suor Elvira, che aiuta tutti i giovani che hanno problemi di tossicodipendenza. Questo è realmente un frutto straordinario degli eventi di Medjugorje. Inoltre ieri ho osservato la gente nel momento della Santa Messa. Ragazzi, ragazze, adulti e bambini pregano, adorano per ore, si confessano. Questo è quello di cui abbiamo bisogno. Io credo in Gesù e non ho bisogno delle apparizioni né a Lourdes, né a Fatima, né a Medjugorje, ma ho bisogno del nutrimento a cui le apparizioni ci chiamano ed a cui ci conducono. In questo luogo si pone in risalto la Santa Messa come fulcro di vita. Bisogna dire quello che ha detto Gesù Cristo: Accogliete lo Spirito Santo, Spirito di Verità, di amore, siate miei testimoni in ogni parte del mondo, in famiglia, per la strada, a scuola ovunque. Abbiate il coraggio di farvi il segno della croce, di gioire e rallegrarvi.

Infine a voi francescani auguro di perseverare in questo mirabile impegno, di continuare ad essere uno strumento nelle mani di Dio. Sono convinto che il Papa benedica il vostro servizio a Medjugorje, che pensi a voi nel suo cuore poiché egli ama moltissimo la Madonna. Dovete perseverare. E' meraviglioso."

L'arcivescovo di Seul a Medjugorje

L'arcivescovo di Seul Paul Kim Tehang-Ryeol ha visitato Medjugorje dal 6 al 10 agosto in compagnia di tre sacerdoti della sua diocesi (Rhee Dae Won, Chang Dae Ik e Chang Keung Sun). Seguendo le migliaia di coreani che ogni anno vengono in pellegrinaggio a Medjugorje, egli ha avuto l'opportunità di conoscere questo luogo di pellegrinaggio, di preghiera e di vita liturgica dei pellegrini. Da pellegrino, egli ha pregato in modo particolare per la sua Chiesa e perché cessi la tensione tra i coreani, divisi in due stati.

La visita del cardinale e del vescovo a Medugorje

Come preannunciatovi nello scorso numero del Press-Bulletin, dal 26 al 28 giugno sono giunti in visita privata a Medjugorje il cardinale Bernardino Echeverria Ruiz, arcivescovo in pensione di Guayaquila ed il vescovo Victor Maldonado, entrambi dell' Ecuador.

Dal 27 al 29 giugno, anch'essi in visita privata, hanno qui soggiornato due vescovi dell'Ecuador: Monsignor German Pavon Puente, vescovo di Tulcan, e Monsignor Carlos Altamirano, vescovo ausiliario di Quita.

Queste sono le loro impressioni, manifestate durante il colloquio con fra Slavko Barbaric:

Cardinale Bernardino Echeverria Ruiz:

P.B.: Quando ha sentito parlare per la prima volta di Medjugorje?

B.E.R.: Molto tempo fa. Ho immediatamente provato il grande desiderio di venire qui, ma fino ad ora non mi era stato possibile. Sono quindi felice di essere venuto. Per quanto riguarda i messaggi, ci sono ben noti, perché sono pienamente biblici. La cosa che mi ha attirato è il desiderio di vivere questa comunità parrocchiale e di incontrare i fratelli francescani che qui svolgono un lavoro meraviglioso. Questa è la vera evangelizzazione. Quando ieri ho partecipato alla Santa Messa serale, per me è stata un'esperienza grandiosa. Qui c'è tempo per la preghiera, per la celebrazione della Messa. Ho avvertito una profonda devozione quando abbiamo recitato il Rosario prima della S. Messa. Ciò mi ha colpito profondamente. Ho capito che, oltre ai messaggi che la Vergine ha inviato, qui la sua presenza è molto importante. Qui Dio parla per mezzo d Maria non soltanto a voi, ma a tutti i popoli e le culture. Qui non si viene per fini turistici, ma per la confessione e per incontrare Dio. Questo è un momento divino per il mondo. Oltre ai messaggi ed alla presenza di Maria, è importante tutto il lavoro che qui si svolge. Io personalmente qui colgo l'inizio della conversione di tutta l'Europa. Ho visto molte persone attendere la confessione. Una moltitudine di fedeli prende la comunione e celebra la Santa Messa. Questa deve essere per noi la cosa principale e la più importante nel pastorale, per poter essere a disposizione degli uomini. Ciò è quanto qui accade. Sono grato a Dio per aver qui incontrato i fratelli francescani, il popolo croato e per aver sentito la vostra fede.

Monsignor Victor Maldonaldo:

P.B.: Che impressione si è fatto di Medjugorje?

V.M.: Posso confermare quanto già detto dal cardinale Bernardino Echeverria: Medjugorje è il luogo dell'incontro tra Dio e l'uomo. Qui si trova la vera fonte della salvezza. Quando si arriva qui, si comprende immediatamente che abbiamo tutti bisogno della conversione. In questi giorni abbiamo incontrato la veggente Marija. Abbiamo pregato insieme a lei nel momento dell'apparizione ed abbiamo parlato. Abbiamo realmente bisogno della conversione per poter svolgere il nostro compito ed aiutare gli altri lungo il cammino della conversione. Devo ammettere che la mia venuta qui mi ha aperto gli occhi sotto molti aspetti e molto ha fatto per altri compiti della mia vita.

P.B.: Al suo ritorno, cosa dirà a quanti le sono stati affidati?

V.M.: Qui ho compreso meglio il ruolo di Maria nella vita dei cristiani. Ritengo che questo sia un grande dono ed una grande grazia. Proprio di questo parlerò alla gente.

La Visita dell'Arcivescovo di Panama

Nell'ultimo numero del Press Bulletin abbiamo riportato la notizia del soggiorno a Medjugorje dell'arcivescovo di Panama Jose Dimas Cedeño Delgado di Panama. Riportiamo un estratto della sua conversazione con fra Slavko Barbaric.

S.B. Ci dica brevemente qualcosa di Lei!

J.D. Sono arcivescovo di Panama, in centro America. Sono anche il presidente della conferenza episcopale. La lingua parlata in questa zona è lo spagnolo. Panama ha circa un milione di abitanti ed è interessante far notare che è stata la prima diocesi costituita in America ed ora ce ne sono 8. Io sono il 47. vescovo da quando esiste questa diocesi. La situazione nella nostra Chiesa è buona. Abbiamo abbastanza vocazioni è questo è molto importante perché abbiamo molti movimenti laici e laici attivi che contribuiscono con la propria corretta spiritualità all'attività della Chiesa. Abbiamo motivi per essere speranzosi.

S.B. Cosa può dirci a proposito del suo soggiorno a Medjugorje?

J.D. Questa è la prima volta che vengo a Medjugorje. Sono venuto insieme ad una ventina di pellegrini. In questi giorni ho visto e vissuto una profonda devozione e fervore nella preghiera. Lo si avverte in tutti i gruppi di pellegrini. La disponibilità alla preghiera è incredibile. Lo spirito di fede che si avverte nella preghiera stimola ad un rinnovamento della fede nei cuori di coloro che si recano qui.

S.B.: I frutti di Medjugorje sono evidenti a Panama?

J.D. Certamente sì, grazie a Dio. Abbiamo una comunità parrocchiale guidata da Francesco Verar. Egli viene spesso a Medjugorje ed ha organizzato la Chiesa come quella qui a Medjugorje. Francesco ha costituito anche una comunità che si chiama Sorelle della Regina della Pace. Tutte le sere svolgono lo stesso programma di Medjugorje. Sono molto attivi.

S.B.: Questa comunità è stata già riconosciuta dalla Chiesa?

J. D. Sì. Io l'ho riconosciuta a livello episcopale quando ho visto come vive ed opera, che la loro attività principale è quella di pregare per la pace e quando ho sentito la loro spiritualità.

La comunità esiste già da alcuni anni. Hanno delle valide esperienze. Ho incontrato il parroco, che li conosce bene, e quando egli mi ha dato nuovamente conferma di tutto, il 25 giugno 1998 ho riconosciuto la comunità. Questo è l'anniversario delle apparizioni. Sono perfettamente convinto che si tratti di un frutto di Medjugorje.

L'Arcivescovo in pensione di Spalato - Makarska a Medjugorje

Nella conversazione per l'" Orizzonte Culturale" l'arcivescovo in pensione di Spalato-Makarska, Mons. Frane Franic, ha trattato anche gli avvenimenti di Medjugorje:

Alla domanda: "Per lei la mediazione di Maria è indubbia. Qual è il ruolo di Maria nel mondo contemporaneo? Cosa pensa del suo ruolo a Medjugorje?", Mons. Franic ha risposto:

"E' un dato di fatto che i santuari mariani siano numerosi presso tutti i popoli cattolici. I più famosi e più visitati oggi sono quelli di Lourdes, Fatima e Medjugorje. Nella Chiesa io sono un seguace ed un sostenitore di numerosi carismi che San Paolo cita nelle sue lettere, profezie, guarigioni fisiche miracolose e celebrazione di Dio in altre lingue, come in questi giorni ho letto anche nell' enciclica papale "Fides et Ratio" (fede e ragione) nella sua traduzione italiana. Qui si parla del misticismo e della necessità di un rinnovamento della metafisica in filosofia e teologia. Per me non è stato difficile, dopo le mie esperienze personali, riconoscere la presenza della Madonna a Medjugorje, la quale parla già da diciotto anni per mezzo dei suoi veggenti eletti, e quindi non è stato difficile neppure riconoscere l'autenticità di queste manifestazioni di Maria. Ma bisogna proteggersi anche da false visioni perchè i falsi profeti ci sono sempre stati e sempre ci saranno."

"Vecernji list. 13, n. 250, Zagabria 14-2-1999.

 

Perché Dio possa vivere nei vostri cuori, dovete amare.

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