Medjugorje Libro Bigio

Aprite i vostri cuori a Maria Regina Della Pace

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Bisogna capire un cammino

Guardate: gli ultimi messaggi come all'inizio sono «Pregare, convertirsi e far digiuno».

Come dicevo all'altro gruppo, le apparizioni di Medjugorje non possono essere capite così come sono quelle di Lourdes e di Fatima, perché le apparizioni a Lourdes e Fatima sono state soltanto alcune e poche.

Qui si tratta di un cammino di tre anni e tre mesi. Allora per capire i messaggi della Madonna qui bisogna capire un cammino. Quando dico alla gente «pregate» si capisce solo la preghiera, così com'è in senso generale. Ma quando si parla qui della preghiera c'è un intero cammino della gente e lungo il cammino la Madonna ci dava delle spinte, ci spiegava le cose.

Allora tutto questo cammino è un messaggio della Madonna. La situazione, come la vedo io adesso, è questa: proprio per i pellegrini che vengono dovrebbero essere dettagliati i messaggi perché la gente possa essere nutrita.

Vedo questi livelli. Un livello della gente che viene per 1a prima e la seconda volta perché si sente attratta dalla Madonna: è la gente la quale deve ricevere i messaggi generali per essere spinta alla preghiera, al digiuno, alla conversione.

C'è la gente che è stata diverse volte e si è incamminata sulla strada dei messaggi. Ha fatto un pezzo della strada e questa gente bisogna nutrirla con altri messaggi.

Cioè non con altri messaggi nel senso di qualche cosa di nuovo, ma per spiegare quello che la Madonna diceva alla Parrocchia lungo il cammino per spingere la gente avanti.

In questo secondo gruppo senz'altro ci sono i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i quali vogliono un cammino più approfondito e devono vivere un cammino approfondito.

Su questo livello, a mio parere, siamo già entrati in un tempo in cui dobbiamo dare un nutrimento alla gente.

Guardando i libri che avete anche in Italia (quello di Laurentin, quello di Rupcic) tutti quanti sono libri per la gente la quale deve incamminarsi. Sono le notizie.

Non esiste nessun libro, fino adesso, scritto sul modo approfondito, spirituale, per aiutare il cammino della gente che si è incamminata sulla strada dei messaggi.

E mi sembra che siamo in un tempo in cui qualche cosa dobbiamo fare su questo livello per seguire la gente che è avanzata sulla vita spirituale, già mossa da questi avvenimenti di Medjugorje. Perché, come dicevo prima, c'è un pericolo continuo che la gente faccia un giro chiuso. Ecco succede in un gruppo, in una parrocchia, in una famiglia, che la gente prega, digiuna ma è sempre uguale. Non si muove, non cresce.

Ecco, dico, questo è il pericolo perciò mi pare che in questo momento è molto importante nutrire la gente perché possa crescere. E tutti i pellegrini devono avere dei mezzi per crescere, per capire il Vangelo meglio e per capire tutto il contenuto del Vangelo in senso migliore. Questo vedo come la situazione di oggi.

Il programma rimane lo stesso: la preghiera, il digiuno, la conversione. Ma quando dico la preghiera, il digiuno, la conversione, la mia preghiera di oggi non è eguale a quella di ieri.

Se io vado avanti, la mia preghiera sarà migliore di questa di oggi. Cambierà qualche cosa.

Allora vedete, pregando, digiunando, cercando di convertirci noi dobbiamo veramente andare avanti: facendo quello che ci dice la Madonna noi avanziamo pian piano.

... Come secondo passo, a mio parere, c'è da aprire il Vangelo e viverlo, così come è scritto. Leggete bene i capitoli di Matteo 5, 6 e 7; basta leggere e fare.

Guardate: c'è un pericolo nella Chiesa e nella vita spirituale tra i cristiani, per così dire, una diplomazia tra il soprannaturale e il naturale.

Quello che si vedeva molto sottolineato dopo il Concilio: io devo essere un uomo normale, con due macchine, con una villa, avere una casa e posso anche andare in chiesa. Allora la mia vita nella chiesa è soltanto qualche cosa di separato dalla vita. Faccio un gioco tra il cielo e la terra.

Ma per le persone che vogliono vivere Dio totalmente, nell'ultima tappa esiste quello che ha vissuto S. Francesco: lasciare tutto e vivere con Dio.

Una cosa da notare: noi abbiamo vissuto e ancora si vive una certa crisi dei preti. Nell'occidente si parla molto del celibato. È problema perché c'è una legge della Chiesa. Ma coloro che si sono incamminati sulla strada della vita spirituale profonda sentono il bisogno profondo di lasciare la moglie e lasciare il marito. Coloro che vogliono vivere una vita spirituale profonda hanno bisogno di lasciare tutto. Lasciare anche le ville, lasciare il denaro, lasciare tutto per vivere Dio.

Se non siamo capaci di essere pazzi come S. Francesco non possiamo andare avanti.

La logica umana, la prudenza umana non vale per la prudenza divina. E spesso la prudenza che noi usiamo nella vita spirituale è piuttosto un sofisma. È una diplomazia tra il materiale e il soprannaturale.

Guardate se una fa un programma per il figlio, si rende conto di tutto quello che soffrirà, che cosa può succedere col figlio, come i figli possono essere cattivi... E se mette tutto questo sulla prudenza umana mai porterà un figlio al mondo..

L'amore non conosce la tattica, non conosce una prudenza sofistica. L'amore è totale, l'amore ci spinge avanti perché amiamo. E così anche quando siamo davanti a Dio, se vogliamo amare Dio con tutto il cuore, allora c'è un secondo passo.

E in modo speciale i giovani devono accorgersi che veramente c'è qualche cosa che blocca. Allora bisogna lasciare tutto quello che blocca, per vivere con Dio, con una apertura totale.

Questo io vedo come secondo passo.

(P. Tomislav Vlasic - Vitina 6 ottobre 1984)

 

Perché Dio possa vivere nei vostri cuori, dovete amare.

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