Medjugorje Libro Bigio

Aprite i vostri cuori a Maria Regina Della Pace

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Dovete decidervi a vivere per Dio, con Dio, in Dio

Faccio una riflessione per andare avanti con voi nella vita spirituale, perché ciascuno di voi possa trovare quella gioia che si prova nelle braccia della Madre celeste, non soltanto qua ma anche quando si ritorna nella propria casa.

L'ultimo messaggio detto dalla Madonna - dice Marija - è stato l'ultimo giovedì, quando la Madonna disse: «Adesso avete finito i lavori in campagna: rinnovate il vostro ritmo della preghiera; cominciate di nuovo a pregare, pregate di più».

Jacov e Ivan in modo particolare raccomandano gli ammalati ogni sera. E ciascuno di noi in questa sera sarà raccomandato alla Vergine attraverso i veggenti. Perciò non c'è bisogno di venire in modo particolare a chiedere di raccomandare una persona. La cosa migliore che voi potete fare è aprire il cuore e dire alla Madonna nel vostro cuore, e la Madonna lo leggerà. Perché i veggenti dicono: la Madonna dice che per la gente è meglio stare nella chiesa pregando con fede, invece di stare nella cappella durante le apparizioni con curiosità. Allora noi seguiremo questa sera e diremo i momenti più importanti, così che voi possiate parteciparvi nel modo migliore. Le visioni quotidiane continuano.

Mirjana (la veggente che dal dicembre 1982 non vede la Madonna quotidianamente, ma la Madonna le appare per il suo compleanno) ha avuto quest'anno delle apparizioni non aspettate; cioè la veggente ha avuto l'apparizione per il suo compleanno (18 marzo) e dice che la Madonna disse: «Quest'anno probabilmente ci vediamo ancora qualche volta a ragione dei segreti». Mirjana ha il compito di avvertire un sacerdote tre giorni prima che accada il primo segreto. E questa veggente all'inizio dell'agosto nella preghiera ha sentito la voce della Madonna nel suo animo e la Madonna le è apparsa il 25 agosto. Si è messa a pregare e la Madonna è venuta subito ed è rimasta per 18 minuti.

Prima dell'incontro disse: «Noi ci vediamo di nuovo il 13 settembre a motivo dei segreti».

Allora la veggente non può dire nulla. perché si tratta di segreti. Soltanto, dal suo atteggiamento si vede che la Madonna sottolinea tutti i messaggi detti fino adesso e, proprio dal suo comportamento, si vede che tutti questi avvertimenti dobbiamo accettarli sul serio.

In modo particolare dice che la Madonna si lamenta di tanti infedeli: e quando parla degli infedeli si tratta di coloro che si dicono cristiani però non vivono da cristiani e coloro che non sono educati nella fede. Dice che la Madonna disse che ogni uomo è capace di conoscere l'esistenza di Dio. Dice: «le città sono piene di chiese e di moschee, però la gente non ci va e non si interessa».

La veggente sottolinea questo aspetto che siamo chiamati a cercare di interessarci di Dio e conoscere quello che Dio vuole in questo momento che noi dobbiamo fare.

Io faccio una riflessione su un tema, così come lo sento nel mio animo, affinché voi possiate proseguire questa informazione andando nella profondità della vita spirituale. La mia impressione è questa: che noi cristiani facciamo uno sbaglio grosso: molta gente prega, prega, prega, ma non entra nella Chiesa. Si comporta come fosse sempre fuori della Chiesa a bussare, bussare, senza entrare. E si sente «io prego, Dio non mi ascolta»; «io prego, Dio non mi dà retta»; «io prego, Dio non risponde».

Questo è il più grosso sbaglio, perché Dio ha aperto il suo cuore e cerca di dare a noi tutti i doni. Lui è pronto a rispondere ad ogni nostra preghiera, a ogni nostra chiamata.

Ma noi non sentiamo di aver ricevuto un. dono, dei doni e il nostro problema, il nostro peccato è che noi non vogliamo entrare in possesso di questi doni, entrare nella Chiesa.

Ci comportiamo più o meno così: «Dio permettimi di vivere fuori della Chiesa, lontano da Te, permettimi di godere la mia salute, permettimi di risolvere qualche problema perché io possa continuare la mia vita su questa terra... Però io non voglio entrare nel tuo cuore, non voglio cambiare». Perciò siamo poverissimi, perché siamo sempre fuori della Chiesa...

Se volete ricevere le grazie dovete entrare nella Chiesa: vuol dire entrare nel cuore di Gesù. Allora non sono io a chiedere «dammi questo, dammi quello» neanche «dammi la salute», ma piuttosto a interessarmi a che cosa vuole Dio da me, che cosa dobbiamo fare per Dio, come posso offrire la mia vita per Dio, come posso offrire la mia malattia per Dio.

Se sono nella Chiesa, nel cuore di Gesù allora il mio interesse è di adorare Dio, lodare Dio, godere Dio, trovarmi proprio dentro. Notate bene: il figliol prodigo quando è tornato in quella casa dal padre era felice. Ma il figlio che era rimasto a casa era infelice con tutto quello che aveva, perché non era in possesso di quello che il Padre offriva a lui.

Allora vedete, cari fratelli, dovete entrare nella Chiesa, dovete entrare nel cuore di Gesù, dovete decidervi a vivere per Dio, con Dio, in Dio, muovervi in Dio. La vostra vita non può essere fuori della Chiesa. Siete poverissimi se rimanete fuori della Chiesa, se voi questa sera chiedete da Dio e dalla Madonna soltanto qualche cosa per la vostra vita terrestre.

Se voi volete vivere pienamente l'amicizia che Dio vi offre allora dovete abbandonarvi totalmente a Dio: proprio entrare.

L'ho sperimentato alcuni giorni fa: era il brano del Vangelo di Luca dove si dice che la persona è venuta alla porta del Regno di Dio, ha bussato e ha sentito una voce: «Non ti conosco, vattene».

Ho pensato: perché Dio reagisce così? Ma ho capito che non si trattava di Dio che respinge il suo figlio, ma ho capito che si trattava di questo: quella persona non era capace di indovinare la porta, non era capace di entrare. E allora mi sono messo di mattino e ho cercato di entrare e tutta la giornata cercavo di entrare. Ma non sono riuscito. Di sera mi è venuto da piangere. Mi mettevo a pregare e non riuscivo ad essere raccolto, mi mettevo ad essere ben disposto davanti alle persone che mi chiedevano un favore, ma non riuscivo pienamente, cercavo di accontentare i ragazzini della scuola per portarli avanti nella fede, ma in tutto non sono riuscito.

E alla fine, di sera, scoraggiato mi sono buttato davanti a Dio e ho detto: «Perdonami, non riesco ad entrare».

Ma questo non ve lo dico come una favola; potete sperimentarlo tutti quanti. Non diciamo: siamo distratti, non posso raccogliermi. Perché? Chi ama una persona è raccolto in quella persona. Chi ama lo sport e guarda la TV è raccolto a guardare. È chi ha un interesse.

Ma io ho riconosciuto quel giorno che ho poco interesse, troppo poco. Le cose mi distraggono, mi portano da sinistra a destra e non posso entrare in possesso di quella pace, di quella beatitudine che Dio ci offre. Allora voglio richiamare che tutti quanti: io e voi cerchiamo di entrare.

Ma dobbiamo amare. Dobbiamo chiederci quello che abbiamo sentito in questi giorni da Marija (la veggente): la Madonna ha detto che dobbiamo nuovamente rinnovare la preghiera, lo spirito di preghiera adesso quando abbiamo finito i lavori in campagna. Voglio chiamare tutti quanti voi e me stesso, perché abbiamo a rinnovare questo grande desiderio di entrare.

All'inizio vi ho detto che sarei felice se tutti voi poteste stare nelle braccia della Madonna. Ma vi dico: potete se volete, però dovete andare, proprio andare, entrare in possesso di quello che è accaduto. Ad alcuni di voi ho raccontato un'immagine che potrà servire. Qualche tempo fa ho visto una Croce grande in una chiesa, una Croce nuova. Mi hanno domandato: cosa ti sembra quel Crocifisso? Dopo averlo visto io dissi: per me quel Crocifisso è un uomo moderno. Non sta in piedi, non è appeso, non sorride, non piange. C'è soltanto qualche dolore in superficie, però non si sente quel Crocifisso come se fosse trafitto. E mi sembra come un uomo moderno, pieno di tensioni: non è capace di stare in piedi, è capace di correre, non di sentire la vita.

Anche noi cristiani non abbiamo tempo per contemplare, per vivere il messaggio, per essere imperniati da quel messaggio. Quando vi parlo di questo tema di «entrare», a mio parere, è un impulso. Aver tempo, pazienza e un abbandono per vivere questo messaggio divino, per essere così imperniati dal messaggio divino che siamo pronti a reagire. Se abbiamo peccato dentro, essere capaci di piangere dentro. Se Gesù soffre, diventare persone capaci di piangere.

Se Dio ci offre un dono, ci dice una parola del Vangelo, di essere capaci di gioire, di lodare: «vieni con amore», «vieni nella pace». Allora, cari fratelli, bisogna capire che cosa Dio vuole in questo momento da noi: permettere al messaggio di Dio di entrare nella nostra profondità, di cambiare il nostro essere.

Chi di voi può dire: è l'unica strada questa? La Madonna è stata davanti all'angelo e l'angelo ha dato il messaggio del cielo; e la Madonna lo ha accettato, l'ha fatto vivere dentro le sue viscere, gli ha dato la vita, lo ha fatto crescere e finalmente lo ha offerto sulla Croce come dono della salvezza. È l'unica strada rivelata alla Madonna e noi dobbiamo fare lo stesso.

Però, ricordatevi bene, neanche la Madonna ha compreso con . chiarezza dall'inizio quello che Dio voleva da lei.

Ma si è messa a chiedere: come può avvenire questo? Io non ho marito... Guardate bene: se volete fare dei passi avanti dovete fare questo passo che ha fatto la Vergine: ogni giorno un passo avanti: «Signore, che vuoi che io faccia per te?».

Ma non «fammi questo», non «dammi quello», non «tu sai che ho bisogno della salute» perché Gesù ha detto «Cercate prima di tutto il Regno di Dio e l'altro vi sarà dato».

Dobbiamo domandare ogni attimo «Dio cosa vuole da me?». «Io come posso realizzare il suo programma?». «Dio, che cosa dice la tua parola nel Vangelo? Spiegamelo, dammi la forza per vivere questa parola».

Allora, se noi ci mettiamo in un atteggiamento di questo genere noi ci troveremo nella Chiesa, dentro: tutte le cose e tutte le promesse da parte di Dio ci saranno date. Noi ci sentiremo come il figlio tornato a casa e sentiremo l'amore del Padre, l'amicizia che Dio ci offre. Ecco, cari fratelli, il cammino che dobbiamo fare: cominciare.

Vi prego: muovetevi.

Quelli che sono qui per la prima volta: muovetevi con decisione a pregare ogni giorno, a digiunare almeno venerdì (acqua-pane). I veggenti dicono che la Madonna ci ha pregato di digiunare mercoledì e venerdì e di pregare ogni giorno l'intero Rosario.

Ma non stupitevi per questo. La prima volta quando i veggenti ci hanno portato questo messaggio di pregare un Rosario intero io ho domandato qua alla gente: siete pronti a pregare? Hanno risposto «sì».

L'ho ripetuto di nuovo: «Siete pronti?». Allora hanno detto sì più o meno tutti.

Mi ha raccontato un uomo: quando sono ritornato dalla chiesa mi sono preso per la testa e ho detto: «che cosa ho promesso? Ma io non ho tempo per pregare un Rosario. O Dio, cosa faccio adesso?».

È rimasto perplesso. Poi, dato che ha risposto sì, si è messo a pregare il Rosario ogni giorno.

Il mese dopo ha confessato: «Sono stato stupido: adesso vedo che posso pregare 5 Rosari».

Quando una persona si mette sul serio a praticare quello che Dio chiede, trova sempre di più tempo. E allora. voi che siete qui per la prima volta: decidetevi e fate questo.

Per coloro i quali sono un po' più avanti, sono stati diverse volte: vi prego, fate un passo avanti per aumentare la qualità della preghiera, quello che abbiamo sentito dai veggenti: la novità del Rosario è la contemplazione.

Dicono: la Madonna vuole la riflessione di ogni mistero e io hp visto che noi cristiani abbiamo trasformato il Rosario in un «Rosario espresso» (come un caffè espresso): «in questo mistero si contempla la risurrezione di Gesù Cristo - Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato...». Non riflettiamo e neanche possiamo contemplarlo. Perciò vi dico: fate questo passo.

Il Rosario è una preghiera bellissima se contemplata, se dentro, si mette anche la Sacra Scrittura davanti ad ogni mistero, se si segue la vita di Gesù e la vita della nostra redenzione.

Allora si può sempre andare avanti, però, badate, con un cuore ogni giorno sempre più aperto, con un raccoglimento sempre più grande. Fate questo raccoglimento nelle vostre case, nei vostri cuori, nei vostri gruppi e vedrete che le cose andranno bene.

E vi prego, in nome di Dio, accettate questi messaggi, viveteli. Non preoccupatevi tanto cosa direte alla gente che incontrerete, ma cercate di portare la gioia, il frutto della pace. Se sul vostro volto si rispecchia la beatitudine di cui parla Gesù, possiamo annunciare il Vangelo, annunciare le apparizioni. Se sul nostro volto non c'è questa beatitudine, le parole sono vuote:

Fate una confessione profonda, come un passo per andare avanti e continuate tutti quanti ad approfondire questi messaggi, perché si vede benissimo che tutti questi avvenimenti vogliono fare uscire tutti noi dalla schiavitù e portarci ad una beatitudine.

... Vi ripeto: i veggenti dicono che la Madonna disse: «Per tutti quanti è meglio stare nella chiesa a pregare invece di stare lì (nella cappellina) da curiosi».

Succedono questi avvenimenti e le mura non esistono se apriamo i nostri cuori.

... La Messa si offre per tutti i pellegrini. Ogni sera si offre la Messa per voi. Cercate di essere uniti in modo particolare al momento della preghiera per la pace nel mondo. Dopo la Messa ci sarà la preghiera di guarigione per tutti coloro che lo vogliono.

... Pregare: la cosa più utile per tutti sarà la preghiera. Sia un tempo continuo di preghiera. Se non potete capire, avete il Rosario nelle mani e avete un'altra cosa: avete il vostro cuore.

Penso: è meglio non capire le parole del Sacerdote: però, se chiudete i vostri occhi e invocate il nome di Gesù, anelate il Signore... nonostante la mancanza di comprensione della lingua capirete ciò che Dio vi offre.

... Vi ringrazio: per noi sacerdoti è una gioia scrivere il programma divino nei cuori. Allora saremo felici se questo programma rimarrà nei vostri cuori e sarà realizzato.

(P. Tomislav Vlasic - Medjugorje 3 novembre 1984)

 

Perché Dio possa vivere nei vostri cuori, dovete amare.

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