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www.medjugorje.ws » Eco di Maria Regina della Pace » Eco di Maria Regina della Pace 147 (Settembre-Ottobre 1999)

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Eco di Maria
Regina della Pace 147


 

Settembre - ottobre 1999


 

Messaggio di Maria del 25 luglio 1999:

Cari figli, anche oggi gioisco con voi e vi invito tutti alla preghiera del cuore. Figlioli, vi invito tutti a ringraziare Dio qui, insieme a me, per le grazie che vi dà attraverso di me. Desidero che comprendiate che qui non voglio realizzare soltanto un luogo di preghiera, ma anche un incontro di cuori.
Desidero che il mio cuore, il cuore di Gesù e il vostro cuore si fondano in un unico cuore di amore e di pace. Perciò, figlioli, pregate e gioite per tutto ciò che Dio opera qui, nonostante satana provochi litigi ed inquietudine. Io sono con voi e vi guido tutti sulla via dell'amore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Non solo un luogo di preghiera ma un incontro di cuori

Nella festa dell'apostolo S. Giacomo, patrono della parrocchia, la Regina degli apostoli gioisce con noi. Ma aggiunge subito dopo: e invito tutti alla preghiera del cuore: festa interiore dunque, più che esteriore. Vuol dire che la gioia piena della festa si raggiunge con la preghiera del cuore, che è alla base della sua scuola. Questo avviene quando incontriamo Gesù nel silenzio, nell'ascolto, o meglio ci lasciamo incontrare da Gesù che vuol possederci, aprirci gli occhi, riempirci del suo Spirito e cambiarci: Ascoltatemi e voi vivrete... mangerete cibi succulenti (Is 55,2).
Poi ci invita a ringraziare Dio, assieme, per tutte le grazie che ci dà attraverso di Lei. Non lo capiamo mai abbastanza. A questo punto esprime il desiderio che comprendiamo qual è la sua intenzione su questo luogo. Non vuole che sia solo un luogo di preghiera, come i tanti santuari. Qui c'è una sua presenza attuale e continua da 19 anni. Questo luogo che Lei ha scelto è più caro di tanti altri dove sono rimasta volentieri quanto l'Altissimo mi ha inviata in essi (mess. 21.03.85). Quindi vuole ben di più.
Qual è lo scopo che vuole realizzare? Un incontro di cuori. Ma di quali cuori? Del nostro cuore con con il Cuore di Gesù e con il suo Cuore Immacolato.
Ci saremmo aspettati che dicesse "un incontro di uomini e di razze", invece è l'incontro con i Cuori di Gesù e di Maria. Per chi non ha fatto l'esperienza di Dio, questo si chiama "intimismo". Invece è l'amore immenso di due Cuori, che si vogliono comunicare agli uomini, mentre questi si fermano comunemente a una religione della testa o a una pietà devozionale. A chi vuole incontrare questi Cuori, è dato di amare con il cuore di Gesù e di Maria. Anche per S. Paolo era così: Vivo io, ma non più io, è Cristo che vive in me (Gal 2,20) al punto che si è detto: il cuore di Paolo è il cuore di Cristo. In più qui c'è la tenerezza del Cuore di sua Madre. Solo incontrando questi due Cuori si possono incontrare i cuori degli uomini. Così cadranno le barriere dell'individualismo e ci sarà una fusione di cuori. Già si constata da sempre a Medj. questo incontro di cuori, perché qui si intessono rapporti impensabili e si crea una rete di comunione che travalica il Santuario.
Questo incontro di cuori è il modello che Maria vuole realizzare perché ad esso guardi la Chiesa e guardino i popoli e così diventino un solo cuore di amore e di pace.
Questo lo dice proprio al centro di etnie che si fanno guerra l'una all'altra, dilaniate da odii secolari e che non accettano una pacifica convivenza. Questo è ciò che Dio vuol fare, e non solo qui, attraverso l'opera di sua Madre, perché gli uomini, al colmo dell'esasperazione, si convertano dall'odio all'amore. Se Lei parla di voler realizzare, vuol dire che non si tratta di un vago auspicio, ma tutto sarà compiuto, perché nessuno può resistere alla volontà di Dio (cf. Ester 4,17b).
Per questo la Regina della Pace ci invita a pregare e a gioire, anche se satana provoca litigi ed inquietudine. Sappiamo che oggi egli è più che mai furioso perché sa di avere poco tempo e ha dei complici proprio tra quelli che credono di operare per Dio. E ci sono i litigi dovuti al protagonismo, a gelosie, a incomprensioni. Ma il buon grano resisterà alla zizzania. Poi c'è l'inquietudine sul futuro di Medj., quanto mai combattuta. Ma non temete, sembra dire: Io sono con voi e vi guido sulla via dell'amore, che alla fine vincerà. La sua presenza basta a renderci sicuri.
d. A.

 

Messaggio di Maria del 25 agosto 1999:

Cari figli, anche oggi vi invito a dare gloria a Dio Creatore nei colori della natura. Egli, attraverso il più piccolo fiore, vi parla della Sua bellezza e della profondità dell'amore con cui vi ha creati. Figlioli, che la preghiera sgorghi dal vostro cuore come acqua fresca da una sorgente. Che i campi di grano vi parlino della misericordia di Dio verso ogni creatura. Perciò, rinnovate la preghiera di ringraziamento per tutto quello che vi dà. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Stupore per il creato
Gloria e grazie al Creatore

Non è la prima volta che Maria ci richiama a guardare al creato per leggere Dio nel libro più facile che Eli ha scritto per tutti, e ad esclamare: Come sono grandi le tue opere, Signore: tutto hai fatto con saggezza (s. 103). Ma l'uomo insensato non intende e lo stolto non capisce (s. 91). Viviamo in un mondo sofisticato, dove è glorificata l'opera e la capacità dell'uomo che può fare tutto.
Se la Madonna invita a contemplare l'opera di Dio, è senza dubbio perché l'uomo è sempre più rivolto alle opere delle sue mani, che diventano i suoi idoli. La lode e il grazie continui che dobbiamo a Dio sono la sostanza della nostra vita e si esprimono convenientemente nell'Eucaristia: Gloria a Dio... Rendiamo grazie a Dio.a dietro la corsa frenetica di ogni giorno che ci impedisce di fermarci a contemplare Dio, c'è l'occhio non puro, quando non sia del tutto chiuso: Se il tuo occhio è limpido, tutto è nella luce, ma se il tuo occhio è malato tutto il tuo corpo (tutta la realtà) sarà nelle tenebre (Mt 7,22). Se Maria ricorre ai colori della natura, al piccolo fiore che ci parla della bellezza di Dio, è perché non abbiamo più lo stupore dei bambini. Così non conosciamo più la profondità dell'amore con cui Dio ci ha amato e per noi ha creato tutte le cose.a preghiera sgorga spontanea come acqua fresca da una sorgente quando l'occhio è puro e lo stupore nasce dalla semplicità del cuore. I campi di grano ci parlano della misericordia di Dio, il quale fa sorgere il sole sopra i malvagi e sopra i buoni e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti (Mt 5,45). Nonostante i nostri peccati, Egli non cessa di fornirci il necessario per vivere, il pane quotidiano.
Alla fine c'è l'invito al rendimento di grazie per tutto quello che Dio ci dà. Ma questo fa pensare a quanti nel mondo non hanno il necessario. Dio ha posto nel creato i mezzi di vita per tutti gli uomini che sono e che saranno, ma l'egoismo dei pochi sottrae il necessario alla stragrande maggioranza che vive di stenti o di fame. Quale giudizio ci attende se il nostro rendimento di grazie (Eucaristia) è macchiato dalla chiusura del nostro cuore!
O Padre, non sempre noi siamo capaci di riconoscere l'opera del Tuo Amore nelle meraviglie della Tua Creazione; non sempre, o forse non più, siamo capaci di stupirci di fronte alla bellezza di un umile fiore di campo. Gli occhi, abbagliati dalle luci delle nostre città, non riescono più ad apprezzare il tenue chiarore dell'alba o i colori sempre nuovi del tramonto; le orecchie, stordite dai rumori del mondo, non sentono più il mormorio del vento leggero (1 Re 19,12) che annunzia la Tua presenza.
Ed anche quando, o Padre, non ci sfugge la bellezza delle Tue creature, non siamo capaci di guardare oltre, di cogliere in esse i segni della Tua Opera e così contemplare, nella loro, la Tua bellezza; e questa incapacità non solo tarpa le ali al nostro ringraziamento, ma ci induce ad esaurire in esse i sentimenti del nostro cuore o, peggio ancora, a ritenerle finalizzate solo a noi stessi e quindi ad usarne in modo scorretto, se non addirittura ad abusarne.
E' in questo uso scorretto la radice di ogni cupidigia, di ogni sopraffazione, di ogni violenza, è in questo abuso la radice di ogni ingiusta ricchezza e, di conseguenza, di ogni povertà, di ogni mercificazione del corpo, di ogni violazione dell'innocenza, di ogni spoliazione della natura... Ma tu, Padre, sei paziente e misericordioso e attendi che i figli ti riconoscono, proprio per il danno che si sono prodotti senza riconoscere Te e ti rendono grazie nella gioia della comunione con tutti i fratelli.
Nuccio

 

Il Papa: "giovani, dovete essere santi!"

Carissimi giovani! - Quindici anni fa, al termine dell'anno santo della Redenzione, vi ho affidato una grande Croce di legno invitandovi a portarla nel mondo, come segno dell'amore del Signore Gesù per l'umanità e come annuncio che solo in Cristo morto e risorto c'é salvezza e redenzione. Da allora essa ha compiuto un lungo e ininterrotto viaggio attraverso i continenti, mostrando che la Croce cammina con i giovani e i giovani camminano con la Croce.
Con queste parole Giovanni Paolo II ha aperto il suo messaggio ai giovani per la XV Giornata mondiale della gioventù, quella del giubileo, in programma a Roma dal 15 al 20 agosto del Duemila, che avrà come tema: "Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi". Ed è proprio sulla figura di Gesù di Nazaret, il Dio-con-noi, l'Emanuele, che il Papa ha incentrato il suo messaggio rivolto a tutti i giovani cristiani.
Alla vigilia del nuovo millennio vi rinnovo di cuore l'invito pressante a spalancare le porte a Cristo, il quale "a quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio" (Gv 1,12). Accogliere Cristo significa ricevere dal Padre la consegna a vivere nell'amore per Lui e per i fratelli, senza discriminazione alcuna....
Con tono appassionato e colmo di sapienza il Santo Padre invita le giovani generazioni a non lasciarsi abbagliare dalle luci vuote e fasulle che il mondo propone e mostra loro la strada del Crocifisso, Colui che rivela la misura dell'amore di Dio per l'uomo. Passione vuol dire amore appassionato, che nel donarsi non fa calcoli: la passione di Cristo è il culmine di tutta un'esistenza "data" ai fratelli per rivelare il Cuore del Padre. La Croce, che sembra innalzarsi da terra, in realtà pende dal cielo, come un abbraccio divino che stringe l'universo.
Di fronte a questi grandi misteri il Pontefice esorta ad elevarsi ad un atteggiamento di contemplazione: Contemplate e riflettete! Iddio ci ha creato per condividere la sua stessa vita; ci chiama ad essere suoi figli, membra vive del Corpo mistico di Cristo, templi luminosi dello Spirito dell'Amore. Ci chiama ad essere "suoi": vuole che tutti siamo santi. Cari giovani, abbiate la santa ambizione di essere santi, come Egli è santo!.
Parole apparentemente ardite se si considera che oggi l'uomo tende a far conto soltanto sulle proprie risorse umane, ma il Papa rassicura: Talvolta si può essere presi dallo scoraggiamento e giungere a pensare che non è possibile cambiare nulla né nel mondo né in se stessi, consapevoli dei propri insuccessi, dei fardelli che pesano sull'uomo, dei pericoli che lo minacciano e delle conseguenze del peccato, ma se è arduo il cammino, tutto però noi possiamo in Colui che è il nostro Redentore. Non volgetevi perciò ad altri se non a Gesù. Non cercate altrove ciò che solo Lui può donarvi. Con Cristo la santità - progetto divino per ogni battezzato - diventa realizzabile. Contate su di Lui; credete alla forza invincibile del Vangelo e ponete la fede a fondamento della vostra speranza. Gesù cammina con voi, vi rinnova il cuore e vi irrobustisce con il vigore del suo Spirito.
Il successore di Pietro è un pastore saggio che sa come parlare al gregge affidatogli da Dio, cosciente delle fragilità e dei limiti umani ma anche sicuro della Provvidenza divina che dona in abbondanza a chi si affida a Lei con fiducia. Alle sue pecorelle il Papa insegna allora la via da seguire per raggiungere la meta:
Giovani di ogni continente, non abbiate paura di essere i santi del nuovo millennio! Siate contemplativi e amanti della preghiera; coerenti con la vostra fede e generosi nel servizio ai fratelli, membri attivi della Chiesa e artefici di pace.
Per realizzare questo impegnativo progetto di vita, rimanete nell'ascolto della sua Parola, attingete vigore dai Sacramenti, specialmente dall'Eucaristia e dalla penitenza. Il Signore vi vuole apostoli intrepidi e costruttori di una nuova umanità. In effetti, come potrete affermare di credere nel Dio fatto uomo, se non prendete posizione contro ciò che avvilisce la persona umana e la famiglia? Se credete che Cristo ha rivelato l'amore del Padre per ogni creatura, non potete non porre ogni sforzo per contribuire all'edificazione di un mondo nuovo.
Infine, Giovanni Paolo II rivolge il suo sguardo alla Vergine Madre di Dio, indicandola come: "L'aurora che precede il sorgere del Sole di giustizia, Cristo nostro Redentore". L'incarnazione del Verbo e la redenzione dell'uomo sono strettamente connesse con l'Annunciazione, continua il Papa, quando Dio rivelò a Maria il suo progetto e trovò in Lei, giovane come voi, un cuore totalmente disponibile all'azione del suo amore. Da secoli con la recita dell'Angelus Domini la Chiesa ricorda l'ingresso di Dio nella storia dell'uomo. Che questa preghiera diventi la vostra preghiera, meditata quotidianamente.
Maria Santissima vi insegni, cari giovani, a discernere la volontà del Padre celeste sulla vostra esistenza. Vi ottenga la forza e la sapienza per poter parlare di Dio. Con il suo esempio vi sproni a essere nel nuovo millennio annunciatori di speranza, di amore e di pace. (29.06.1999)

 

Il S. Padre ci ricorda i novissimi

Il Papa ha dedicato diverse udienze generali del mercoledì ai novissimi, come a sottolineare la necessità che se ne parli nelle Chiese. Ha iniziato con il Paradiso, che "è la completa intimità con il Padre, che Gesù ci ha aperto, dopo il percorso della nostra vita terrena con il mistero pasquale" (21.07).
Poi ha parlato dell'Inferno: "è la situazione di chi respinge la misericordia e il perdono del Padre, anche nell'ultimo istante della sua vita... sottraendosi così per sempre alla comunione gioiosa con Lui" (28.07).
Il Purgatorio: "per quanti si trovano in condizione di apertura a Dio, ma in un modo imperfetto, il cammino verso la piena beatitudine richiede una purificazione che la fede della Chiesa illustra attraverso la dottrina del Purgatorio", che "non indica un luogo, ma una condizione di vita". "La solidarietà dei credenti nel Corpo Mistico fa sì che anche coloro che vivono in uno stato di purificazione, possano giovarsi della preghiera, del suffragio e della carità dei fratelli nella fede" (04.08).
Si è notato che il S.Padre, per provare l'esistenza del purgatorio, non ha fatto un riferimento, del resto non necessario, a 2Macc 12,48..., dove Giuda inviava offerte a Gerusalemme perché si facesse un sacrificio espiatorio per i soldati morti in peccato. Questo per delicatezza verso i fratelli protestanti delle varie confessioni che non riconoscono i 2 libri dei Maccabei come divinamente ispirati.
"Tutta la vita cristiana è come un pellegrinaggio verso la casa del Padre... ma lo sguardo sulle realtà ultime non può significare disimpegno per le realtà terrene... Occorre purificare ogni attività umana per far trasparire il mistero delle realtà future" (11.08). Nel cammino di conversione ci incontriamo con l'opera di satana. Ma "Gesù l'ha sconfitto per sempre... la lotta contro il male però continua e richiede vigilanza".

L'Osservatore Romano, ed. settimanale riporta tutti i discorsi e gli atti più importanti del Papa. Si può richiedere nelle lingue principali a: 00120, Città del Vaticano, v. del Pellegrino, fax: 06-69883675.

 

Sosteniamo il Papa nell'ora della lotta

Il vescovo Mons. Paolo Hnilica, in una lettera ai gruppi mariani, in data 29.06.99, scrive tra l'altro: "...Questa è l'epoca mariana voluta da Dio e la Vergine sta mobilitando la sua discendenza per riportare nel mondo la vera pace e riconciliare gli uomini con Dio. Ma questo progetto passa attraverso il programma di vita Totus tuus, indicato dai Santi e portato avanti dal S.Padre...
Dobbiamo ricordare che se Pietro e la Madonna sono così strettamente legati, l'odio di Satana verso l'Immacolata non è disgiunto dall'odio verso il Papa. Il diavolo oggi combatte contro queste due figure bibliche e loro devono vincere. Paolo VI, di ritorno da Fatima, scrisse la Signum Magnum. Il 'Grande Segno', la Donna vestita di sole, è la stessa Donna che deve schiacciare la testa al serpente. Io penso che oggi la Madonna abbia la stessa missione di Abramo di fronte a Sodoma e Gomorra. Se Abramo avesse trovato i dieci giusti, le due città ancora esisterebbero. Il S.Padre esclamò, al ritorno dal suo viaggio a Fatima, nell'82: «Ma quanti giusti sarebbero necessari oggi?». Ecco, questo non lo sappiamo, ma la Madonna lo sa e non ci lascerà in pace finché non li troverà...
In modo particolare oggi, vediamo come questa lotta si è fatta cruenta. Il S.Padre è bersagliato da calunnie, da persecuzioni, da incomprensioni anche da parte di chi dovrebbe essere in prima linea per sostenerlo. Ecco perché, alle soglie del Giubileo del duemila, voglio fare a voi, lettori ed amici, un invito particolare che mi sta a cuore. Come la chiesa di Gerusalemme fece per San Pietro in carcere, chiedo ora a voi di unirvi con fede in preghiera per domandare alla Madonna di proteggere e sostenere il Vicario di Cristo in questo tempo di tribolazione e di prova. Giovanni Paolo II è rimasto la sola voce a contrastare il Principe ed i Principi delle tenebre di questo mondo, a portare un messaggio controcorrente ed in linea col Vangelo...
Come le braccia di Mosé alzate in preghiera hanno fatto vincere la battaglia agli israeliti, così le nostre suppliche otterranno le grazie necessarie per sostenere la Chiesa e il suo Pastore nella battaglia contro il nemico di Dio".

 

"Ritornate al primivo fervore"
"Afferrate il Rosario"

Ecco alcuni dei più pressanti messaggi con cui la Regina della Pace ha invitato i suoi figli a pregare con il Rosario. Alla vigilia dell'Assunta 1984 diceva a Ivan: «Vorrei che la gente in questi giorni pregasse con me. E che preghi il più possibile! Che ogni giorno reciti almeno il Rosario: i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi...».
Nel 4° anniversario delle apparizioni (25.06.1985), richiesta da Marija su che cosa volesse dire ai sacerdoti, la Vergine rispose: Cari figli! Vi esorto ad invitare tutti alla preghiera del Rosario. Col Rosario vincerete tutti gli ostacoli che Satana in questo momento vuole procurare alla Chiesa cattolica. Voi tutti sacerdoti, recitate il Rosario, date spazio al Rosario.
Scoppiata la guerra del Golfo, Maria disse: Satana è forte e desidera distruggere non solo la vita umana, ma anche la natura e il pianeta su cui vivete... Se volete, afferrate il Rosario, solo il Rosario può fare i miracoli nel mondo e nella vostra vita (25.01.91).
E più recentemente: Invito tutti i sacerdoti, i religiosi, le religiose a recitare il Rosario e ad insegnare agli altri a pregare. Figlioli, il Rosario mi è particolarmente caro; attraverso di esso voi aprirete il vostro cuore ed io posso aiutarvi (25.08.97).

É il Rosario la via più breve
per la preghiera del cuore

"La preghiera di Maria attira, nel cuore di chi prega con la corona del Rosario, la preghiera dello Spirito Santo, come un forno attira i raggi del sole e ottiene una temperatura di parecchie centinaia di gradi. Ciò è accaduto nel Cenacolo, quando Maria ha unito la sua invocazione a quella dei discepoli, divenendo il modello della Chiesa in preghiera: lo Spirito Santo ha acceso il fuoco nella Chiesa e nel mondo, portandoli al massimo dell'incandescenza". Così scrive P.Jean Lafrance, ardente apostolo della preghiera a Parigi (il Rosario, ed. Ancora, MI).
"É un fatto di esperienza: quando una persona prega il Rosario con fiducia e perseveranza, prima o poi sente nascere nel suo cuore la preghiera incessante dello Spirito. Comprende allora la parola di Gesù nel Vangelo: "Bisogna pregare sempre, senza stancarsi" (Lc 18,1)...
Oratorio del cuore. In questo senso, il Rosario con il suo "volume" e il tempo che richiede per pregarlo correttamente, assomiglia alla massa informe di argilla che offriamo al Padre perché la lavori con le sue mani: il Verbo e lo Spirito Santo. Dal momento che lo preghiamo con Maria e in Lei, siamo sulla strada della preghiera continua. San Luigi de Monfort a questo proposito affermava: "Maria sarà per l'anima l'oratorio del cuore, per esprimervi tutte le sue preghiere a Dio, nella certezza di essere esauditi".
Onnipotenza supplice. Maria, oltre ad essere la Madre della preghiera del cuore è anche la "Onnipotenza supplice". E' a leL che dobbiamo rivolgerci per ottenere il dono della supplica permanente. A furia di dire: "Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte", un giorno i cieli si apriranno e comprenderemo che Maria intercede continuamente per noi...

Punti fermi sul Rosario
perché sia preghiera del cuore

P. Andrea Gasparino di Cuneo, un noto maestro di preghiera, nelle sue tante istruzioni si dichiara sempre nemico della preghiera "parolaia". Il Rosario con la ripetizione continua di formule potrebbe facilmente diventare una preghiera "parolaia". Ecco come il padre risponde con estrema chiarezza alla questione posta da alcuni ascoltatori di Radio Maria (16.06.99).

Se non c'è contemplazione dei misteri il Rosario è cadavere senza vita

D. Ogni giorno faccio la preghiera del Rosario, ma non so se prego con la bocca o col cuore, perché a volte la mia preghiera è arida e vuota.
R. Tu devi fare la rivoluzione della preghiera, perché quando pregherai veramente, come desidera la Madonna, la tua vita cambierà. A cominciare dal Rosario ecco cosa ti dico: Il Rosario è una preghiera tipicamente parolaia se non ti dai da fare. Allora cosa devi fare? Paolo VI nell'enciclica "Marialis Cultus" (n.47) ha detto: "Se non è preghiera contemplativa è un cadavere senza anima", un corpo senza anima. Il tuo Rosario vale poco se non è preghiera contemplativa. Allora devi prendere questo proposito: quando reciti il Rosario fermati sul mistero e vedi se si può decidere qualcosa di pratico; chiedi alla Madonna, "in questo mistero cosa devo decidere?" e Lei ti illuminerà di sicuro. Per esempio leggi il mistero sul Vangelo, perché semplicemente enunciarlo ti dice ben poco.
Se tu invece prendi la pagina del Vangelo che parla del mistero è un'altra cosa. Sii un po' più lunga a meditare il Rosario, poi ferma l'attenzione su una parola dell'Ave Maria, ne basta una. Quando dici "prega per noi peccatori, adesso" fermati sulla parola "adesso" e capirai che nel momento in cui preghi, forse devi perdonare, forse devi allinearti con la volontà di Dio, devi correggere qualcosa in te.
Ecco, ferma l'attenzione su una parola e vedrai come i Rosari ti convertono veramente; piuttosto di dire tanti Rosari, dinne uno più breve, ma come lo desidera la Madonna e comunica veramente con Lei. Capiterà che a metà Rosario non avrai ancora comunicato con la Madonna e il tuo pensiero sarà lontanissimo. Ti sveglierai e dirai. "No, voglio comunicare con la Madonna"; allora ti fermerai ad alcune parole perché questo è il Rosario vero.

La preghiera dell'ascolto deve cambiarci

D. Prego spesso, ma non riesco a raggiungere la vera comunione con Dio: tendo a parlare con Dio, quindi non faccio la preghiera del silenzio.
R. E' più facile parlare con Dio che ascoltarlo, ma ricordati che non è più importante quello che dici tu a Dio perché Lui lo sa; al contrario è importante quello che Lui ha da dirti. Ogni volta che preghi; fa' una pausa di silenzio prolungata per metterti alla presenza di Dio. Pensalo presente in te nella SS. Trinità e chiediGli: "Signore cosa hai da dirmi oggi?" Aiutati molto con la parola di Dio, il Vangelo. Chiedi ad esempio: "Cosa hai da dirmi oggi sulla mia carità, sui miei doveri o sul mio modo di accostarmi alla S. Eucaristia?" Se non hai la risposta subito, ricorda che il Signore parla sempre con un piccolo velo perché noi abbiamo bisogno di attesa, di fede, di umiltà. Non allarmarti se non senti risposta subitanea alle tua insistenza; la tua domanda deve essere schietta; poi la risposta ti verrà magari in piena giornata. Fai esercizio di ascolto.
D. Appartengo a un gruppo del Rinnovamento, ma la preghiera che viene fatta è prolungata, confusa e con gesti. Cosa ne pensa?
R. La preghiera deve essere contatto con Dio. Prova a chiederti dopo quelle mezz'ore, ore di preghiera se hai comunicato con Dio: anima-anima, cuore-cuore con Dio. Difficilmente l'hai fatto perché occorre un ambiente per farlo. Quindi quando vi trovate tutti insieme è bello che partecipiate alla preghiera comune, ma ricordatevi che prima dovreste aver comunicato nell'intimo con Dio.
Tu devi scendere nella coscienza e ascoltare bene cosa vuole Dio da te e questo lo puoi fare solo con la preghiera del silenzio. Solo con la preghiera personale, partecipando a questi gruppi il tuo partecipare sarà molto sincero e vero. Senza preghiera personale, anche la liturgia è vanificata. Parla molto nel gruppo di questa preghiera silenziosa.
D. Prego molto, ma ho l'abitudine di raccomandare le persone a Dio nominandole una ad una con i loro problemi. E' giusto?
R. Non preoccuparti di questo perché Dio non ha bisogno di informazioni, ma è bello che tu ti concentri ad implorare lo Spirito Santo sulle singole persone perché Lui possa agire in loro e portarle là dove van portate. E' utile che quando preghi per una persona in particolare, vada al pratico: "Fammi capire cosa posso fare io per quella persona". Ecco che la preghiera diventa costruttiva perché ti rimbocchi le maniche e aiuti quella persona. E' facile aiutare qualcuno con le parole, ma non con i fatti o col comportamento.

Che cosa ha tenuto accesa
la fede in Armenia e in Russia

Un diacono di rito armeno, presente a Roma racconta: «Eravamo andati in Armenia nel 1988 dopo il terremoto per aiutare le popolazioni colpite dal disastro. Sapevamo che in Armenia la fede cattolica continuava a vivere, nonostante l'ostilità del regime comunista. Si parlava di 80.000 cattolici. Oggi invece pensiamo che non siano meno di 300.000.
Da almeno 30 anni sono rimasti senza pastori. L'ultimo sacerdote cattolico è morto 30 anni prima. Siamo riusciti a trovare la sua tomba. Sotto il suo nome c'era questa scritta: "il prete che recitava il Rosario". Poi abbiamo scoperto il perché di quelle parole: l'unica pratica che era loro rimasta della fede era il Rosario, che ricordava i misteri della salvezza. Abbiamo cercato di stabilire con loro dei contatti, ma per loro eravamo degli estranei, non si fidavano. Ma quando ci siamo presentati col Rosario in mano, la loro diffidenza è scomparsa. Nella loro semplicità e nella loro povertà culturale, i due elementi che erano quasi il biglietto da visita che testimoniava l'essere cattolici, era la recita del Rosario e l'adesione al Papa di Roma.
Ora si sta lentamente riprendendo la presenza di sacerdoti e di pastori per aiutarli a riscoprire la fede che essi hanno affidato in questi lunghi anni alla catena semplice, ma solida del Rosario».
(p. Giordano Muraro, docente all'Angelicum di Roma)

Analoga testimonianza riporta il card. Messner, che ha trovato accesa la fede in molte famiglie russe, dopo decenni di ateismo, unicamente con l'aiuto del Rosario.

 

Che potere le benedizioni!

Che cosa disse Gesù a Teresa Neuman, la stigmatizzata tedesca
che viveva solo dell'Eucaristia

"Cara figlia, voglio insegnarti a ricevere la mia Benedizione con fervore. Cerca di capire che qualcosa di grande ha luogo quando ricevi la benedizione di un mio sacerdote. La benedizione è uno straripamento della mia Divina Santità. Apri la tua anima e lascia che diventi santa attraverso la mia benedizione. Essa è rugiada celestiale per l'anima, attraverso la quale tutto ciò che viene fatto può essere fruttuoso. Tramite il potere di benedire, ho dato al sacerdote il potere di aprire il tesoro del mio Cuore e di riversare una pioggia di grazie sulle anime.
Quando il sacerdote benedice, Io benedico. Allora una sterminata corrente di grazie fluisce dal mio Sacro Cuore all'anima fino a riempirla completamente. In conclusione: tieni aperto il tuo cuore per non perdere il beneficio della benedizione. Attraverso la mia benedizione ricevi la grazia di amore e aiuto per l'anima e per il corpo. La mia santa Benedizione contiene tutto l'aiuto che è necessario all'umanità. Per mezzo di essa ti è data la forza e il desiderio di cercare il bene, di sfuggire il male, di godere della protezione dei miei figli contro i poteri delle tenebre. È un grande privilegio quando ti è concesso di ricevere la benedizione, non puoi capire quanta misericordia ti giunge per suo mezzo. Perciò mai ricevere la benedizione in modo piatto o distratto, ma con tutta la tua attenzione completa!!! Tu sei povera prima di ricevere la benedizione, sei ricca dopo averla ricevuta.
Mi addolora che la benedizione della Chiesa sia tanto poco apprezzata e raramente ricevuta. La buona volontà è rafforzata per suo mezzo, le iniziative ricevono la mia Provvidenza particolare, la debolezza è potenziata dal mio potere. I pensieri sono spiritualizzati e tutte le cattive influenze neutralizzate.
Ho dato alla mia benedizione poteri senza confini: essa proviene dell'infinito amore del mio Sacro Cuore. Maggiore è lo zelo con il quale la mia benedizione è data e ricevuta, maggiore la sua efficacia. Sia che venga benedetto un bambino, sia che venga benedetto il mondo intero, la benedizione è assai più grande di 1000 mondi.
Rifletti che Dio è immenso, infinitamente immenso. Quanto piccole le cose a suo paragone! E accade lo stesso, sia che uno soltanto, sia che molti ricevano la benedizione: questo non ha importanza perché Io do a ciascuno a seconda della misura della sua fede! E poiché Io sono infinitamente ricco di tutti i beni, vi è concesso di ricevere senza misura. Le tue speranze non sono mai troppo grandi, tutto supererà le tue più profonde aspettative!
Figlia mia, proteggi chi dà la benedizione! Stima altamente le cose benedette, così piacerai a Me, tuo Dio. Ogni volta che tu sei benedetta, sei unita più strettamente a Me, santificata di nuovo, risanata e protetta dall'amore del mio Sacro Cuore.
Spesso Io tengo nascosti i risultati della mia benedizione in modo che siano conosciuti soltanto nell'eternità. Spesso sembra che le benedizioni non abbiano risultato, invece è meravigliosa la loro influenza; anche i risultati apparentemente infruttuosi sono una benedizione ottenuta attraverso la santa benedizione: questi sono i misteri della mia Provvidenza che non desidero manifestare.
Le mie benedizioni producono molte volte effetti sconosciuti all'anima. Perciò abbi grande fiducia in questo straripamento del mio S. Cuore e rifletti seriamente su questo favore (ciò che gli apparenti risultati sono a te nascosti).
Ricevi la santa Benedizione sinceramente perché le sue grazie entrano soltanto nel cuore umile! Ricevila con buona volontà e con l'intenzione di diventare migliore, allora essa penetrerà nelle profondità del tuo cuore e produrrà i suoi effetti.
Sii una figlia della benedizione, allora tu, tu stessa sarai una benedizione per gli altri".

 

 

Festival dei giovani: "Torniamo al Padre!"

Da sabato 31.7 a venerdì 6.8 si è svolto il decimo Festival sul tema Dio Padre fonte della vita. Un'incontro che ha visto tantissimi giovani di tutto il mondo: secondo una stima comune più di 15.000. Numerosissimi, come sempre, quelli dei Paesi dell'Est, specie polacchi, cechi, slovacchi, ungheresi e rumeni.
Molto in evidenza anche i libanesi. Buon numero anche di italiani. Moltissimi i sacerdoti, da non starci sulle gradinate dell'altare esterno: per le celebrazioni si sono dovute aggiungere un centinaio di sedie ai lati dell'altare e sul ripiano inferiore.
Il programma iniziava alle ore 9 con la preghiera del mattino, seguita da una relazione e altri interventi, sino all'ora di mezzogiorno, scandita dal suono delle campane e della preghiera dell'Angelus. Nel pomeriggio si riprendeva alle 16 con il relatore del mattino e la testimonianza di un veggente. Quest'anno si è sentita molto la mancanza di Vicka, che si trovava in Italia per motivi di salute.
Alle 18 iniziava il consueto programma di preghiera serale con due parti del S.Rosario, animato dai giovani in tutte le lingue, e alle 19 la grande concelebrazione eucaristica, presieduta da giovani sacerdoti la cui vocazione è legata a Medjugorje, con la partecipazione anche di tutti i pellegrini, essendo state sospese tutte le Sante Messe dei vari gruppi linguistici.
Alle 22 poi ci si ritrovava per l'adorazione eucaristica, ma mercoledì 4.8, appena dopo la S. Messa, girate le panche, abbiamo assistito allo spettacolo dei ragazzi di Suor Elvira dal titolo: "Ero ferito, ora vivo e rendo gloria a Dio". Molto suggestiva e partecipata l'adorazione dell'ultima serata (5.8), con gli auguri alla Madonna per il suo compleanno. Poi, nella notte, la salita al Krizevac per iniziare all'alba del 6.8 la S. Messa finale, prima della quale si era pregato e letto il Vangelo della Trasfigurazione nelle varie lingue. Al termine, sempre in tante lingue, è stato letto il bellissimo messaggio del 25.7 scorso.
L'animatore, coordinatore e regista del tutto è stato come sempre l'instancabile Padre Slavko, che si è fatto aiutare in tanti interventi di catechesi e di adorazione da Don Cosimo Cavalluzzo. Bravi anche i musici e i cantori diretti da Agostino.
In questo festival si è potuto toccare con mano quel profondo incontro dei cuori che Maria ci ha richiamato nel Messaggio del 25.7.99. Lo si è potuto constatare nell'attenzione che i giovani hanno mostrato durante i numerosi interventi e nella partecipazione gioiosa e spontanea ai canti accompagnati dai gesti. Vedere un fiume di mani battere il tempo o innalzarsi verso il cielo a ritmo di musica, faceva venire in mente le parole del libro degli Atti: Erano un cuor solo e un'anima sola.
Ed ecco una breve sintesi dei quattro principali interventi: 

La tua vita un dono di Dio Padre.

Intenso e coinvolgente l'intervento di Jo Croissant, fondatrice, insieme al marito, dalla giovane famiglia religiosa detta delle "Beatitudini". Gen 2,18: Non è bene che l'uomo sia solo, gli voglio fare un aiuto che gli sia simile: da interpretare come momento di vera meraviglia, che vede descritta tutta la pedagogia di Dio.
Quando l'uomo trova la donna, la parola usata dalla Bibbia richiama la "fusione", che figura con lo stesso termine usato per indicare il rapporto tra la Chiesa ed il Nuovo Adamo. Si assiste ad uno scambio di tre sguardi: quello dell'uomo sulla donna, quello della donna sull'uomo e quello di Dio sull'uomo e sulla donna. Scambio straordinario da cui comprendiamo l'esclamazione dell'uomo: Ecco, questa è carne della mia carne. Adamo, vedendo la donna, pronuncia le sue prime parole; la donna fa sì che venga la voce nell'uomo e per lui avviene la rivelazione della sua identità. L'uomo dunque non può trovare la propria identità e la propria missione senza ricercare le proprie radici.

Dio padre vuole che tu viva.

Tim Destre, sacerdote americano, facendoci ridere e poi piangere con le sue storie, ha portato varie testimonianze fra le quali ricordiamo quella di un suo carissimo amico e compagno di studi in seminario: Brian Watch. Di una famiglia molto ricca, aveva passato la sua vita di giovane studente nella droga, nel sesso e nell'alcool fino al suo ingresso in seminario, dove ha avuto un radicale cambiamento di vita. L'incontro con Madre Teresa di Calcutta lo ha definitivamente spinto verso i luoghi di missione della Cambogia, dove ha concluso la sua vita d'amore per Dio e per i fratelli ucciso dai Khmer rossi.
L'intervento è proseguito in questo modo: Molti pensano: Io vivo per me stesso e poi quando sarò vecchio mi convertirò. Brian non ha vissuto per diventare vecchio. Non possiamo pianificare il domani, perché Dio non vuole che viviamo per noi stessi, ma per gli altri e per Lui. La Madonna è venuta a dirci che se crediamo vivremo; e noi diciamo a Lei: "Insegnaci il modo per cambiare la nostra vita". In realtà Lei lo sta facendo da 19 anni, ma siamo noi che non abbiamo appreso. Questo è il giorno della conversione, l'ora della salvezza. Per entrare in paradiso occorre convertirsi già qui sulla terra. Esso è il luogo dove la gente ama Dio in modo perfetto, mentre l'inferno è il luogo dove l'uomo non ama se stesso e nessuno. Di fronte alla vita e alla morte scegliamo la vita che non è qui sulla terra, ma quella nell'eterno.

L'amore del Padre ti cura.

Suor Elvira ha parlato con il solito entusiasmo: "Tenendo davanti a noi l'incontro del Padre misericordioso con il figlio ferito, noi possiamo dire di aver visto, ascoltato, toccato con mano il Verbo della Vita. La debolezza, la povertà, le macerie ed il peccato che colpiscono i giovani: noi li abbiamo contemplati ai piedi della Croce di Gesù, dove la miseria umana è stata abbracciata e baciata dalla misericordia divina del Padre. Questo è ciò che contemplo ogni giorno: un Dio occupato nella beatitudine delle sue creature. Dio vuole essere il Padre misericordioso e sceglie ogni giorno i suoi figli e li vuole liberare dai pesi che la condizione umana crea. E' Lui che cerca noi, ama noi...
Lasciamoci abbracciare da questo Dio appassionato; la Comunità cammina verso queste braccia spalancate. A noi è richiesta la condizione di riconoscerci peccatori e ce lo dicono quei giovani stanchi di mangiare "le ghiande" che il mondo offre. La Madonna dice di perdere il nostro cuore nel suo cuore e le ferite saranno trasformate nell'esperienza del testimone che è capace di raccontare ciò che accade dentro di sé. Se aspettiamo di essere santi e perfetti, noi non testimonieremo mai la misericordia di Dio. Il nostro Dio già sorride e danza per ciò che deve venire e aumenterà la Sua Gloria nel cuore dell'uomo. Ma voi, giovani, dovete precedere noi vecchi: toglietevi di dosso le paure che nascono dal contemplare sempre e soltanto i vostri peccati. Dite basta alle umiliazioni ed ai complessi che avete. Gesù trasformerà le vostre macerie e il vostro peccato in un giardino pieno di fiori e di qualità della vita presente e futura".

Maria al servizio della vita.

Fra Jozo Zovko, col solito fervore ispirato, ha detto: "Maria sta costruendo un mondo nuovo ed ha iniziato dai giovani. Tutto qui è nuova Chiesa, ciò di cui ha bisogno il mondo di oggi. Noi non vogliamo un mondo senza Dio. Guardate S. Benedetto: solo quando si è messo in ginocchio, l'Europa ha iniziato a risollevarsi. Mentre la Chiesa raccolta prega, il nemico non può usare le sue armi contro di essa. Non basta scrivere e denunciare il male; la Madonna non ha voluto un istituto di scienze, ma cerca un mondo che prega. Voi siete chiamati a portare la luce nel mondo, l'amore. Non abbiate paura di quelli rapiti dalle tenebre: essi attendono la luce. Se bisogna soffrire, non abbiate paura, nemmeno Gesù è stato risparmiato.
La nostra risposta è grande e forte: questi sono i tempi nostri. Dio sa come si cambia il mondo, ma ha bisogno di te. Divenite, giovani, rinnovatori della Chiesa che si è arenata nella sua vita di preghiera. Diventate giovani che pregano. Chi prega crede questo: non che può cambiare il mondo, ma che io prego e Dio cambia il mondo e fa i miracoli. Vi invito a fare una promessa alla Madonna: decidiamoci a partecipare in questo suo progetto. Vi invito tutti a pregare con il cuore, non pensiate che tutto possa avvenire senza di voi".

Padre Maurizio de Sanctis ci ha parlato dell'incontro con Dio Padre attraverso Maria. Egli, da ex ballerino, ci ha allietati con alcuni passi di danza e con le sue ormai celebri canzoni.
Un ragazzo, Andrea, ci ha detto: "Mentre camminavo per Medj, notavo le persone raccolte in preghiera, avvolte in una nuvola di pace, di silenzio interiore, i loro sguardi si perdevano nell'infinito amore di Maria.
A Medj ho ritrovato la preghiera, la forza e la speranza in Dio. Spesso mi commuovevo mentre chiedevo a Maria l'amore, quell'amore che Lei ci dona gratuitamente ogni giorno. La Madonna è venuta a dire al Mondo che Dio esiste e che in Lui c'è la vita. Quelli che troveranno Dio, troveranno la pace e la vita. La Madonna chiede la pace con Dio, col prossimo e con tutte le situazioni della vita. I mezzi che ci dona per raggiungere la pace sono: il Rosario, la Comunione, la Confessione, il digiuno, la Bibbia. Che altro aggiungere? Ha detto tutto la Madonna, da parte nostra non ci resta altro che... pregare, pregare, pregare. (Foto e servizio di Alberto Bonifacio e Matteo Ballabio)

 

Il fascino di Gesù Eucaristia sui giovani

Una ragazza, Emanuela: "Ricordo i momenti dell'adorazione serale come i momenti più belli e indimenticabili. Davanti a Gesù Eucaristia tutto taceva. Nel silenzio della sera, il vento soffiava e avvolgeva il nostro essere e noi sentivamo una profonda pace nel cuore. Quando eravamo lì, davanti a Gesù, pur essendo tante migliaia, ognuno di noi avvertiva che era solo davanti a Gesù. Quell'Amore donato, era lì per me, voleva me, parlava a me, ascoltava me, consolava... me!
Ecco il segreto di quella profonda pace!!! Sin da questa prima sera, Gesù era entrato con forza nei nostri cuori e davanti a Lui abbiamo compreso quanto grande fosse l'amore del Padre per noi!
Lo Spirito Santo ci ha guidato e ci ha condotto alla luce, passando attraverso le nostre tenebre. Abbiamo esperimentato il buio dentro di noi, abbiamo sentito la tristezza del peccato, abbiamo toccato la miseria della nostra debolezza...ma poi, davanti a Gesù , abbiamo trovato il coraggio di consegnare tutto a Lui, così la nostra tristezza si è tramutata in gioia e la confessione ci ha purificato il cuore!
Per aprire il cuore a Dio dobbiamo toccare il fondo delle nostre ferite, e imparare a offrire tutto a Gesù, dobbiamo imparare ad amare la nostra persona, dobbiamo imparare ad amarci così come siamo perché così ci ha creati Gesù, così ci ama Gesù. Solo dopo, possiamo amare gli altri e perdonare, amare i nostri genitori, il nostro passato, la nostra vita.
Il sacerdote che guidava l'Adorazione, ci ha detto anche che dobbiamo cancellare dalla nostra mente l'immagine severa e negativa del Padre, soprattutto se abbiamo avuto esperienze negative col nostro padre terreno. Ricordiamoci che abbiamo un Padre celeste che ci ama senza limite e giudizio!
Un'altra sera Don Cosimo ha invitato i giovani che sentivano nel cuore la chiamata alla donazione totale della loro vita a Dio, ad alzarsi in piedi, e a offrire la loro vita a Gesù perché sia Lui l'unico vero Maestro di vita e l'unica Luce nelle scelte della vita. Ha poi invitato le coppie di fidanzati a consacrare il loro amore davanti a Gesù, chiedendo a Lui la forza e il coraggio di vivere l'amore coniugale mettendo Dio al centro della vita.
La sera di martedì 3.8 abbiamo pregato, adorato e accompagnato Gesù Eucaristia percorrendo con le fiaccole un lungo percorso attorno all'abitato, testimoniando la Presenza Viva e Reale di Gesù in mezzo a noi e nei nostri cuori.

I veggenti hanno dato la loro testimonianza. In particolare Mirijana ci ha trasmesso tutto l'Amore dolce che la Madonna ha per noi e per questo ci ricorda di pregare sempre per noi e per i non credenti e ci ha lasciato i 5 messaggi fondamentali da vivere (i 5 sassi): la preghiera del cuore, l'Èucaristia, la Bibbia, il digiuno e la confessione mensile.

Jakov ci ha parlato del giorno in cui la Madonna gli ha comunicato che non gli sarebbe apparsa più, tranne che per Natale: "è stato il giorno più brutto della mia vita, mi sembrava di morire. Ma poi ho capito che era importante sentire Maria nel cuore tutti i giorni".
Ora ringraziamo Dio che ha dato a Jakov e Annalisa la loro terza creatura, Miriam, nata in Italia ad Asola l'8 luglio scorso. (E)

Marija ci ha parlato dei primi giorni delle apparizioni, quando molti giovani, anche di Medj, erano indecisi. "Qui c'era una discoteca che è bruciata qualche giorno prima delle apparizioni. A questi giovani rimasti senza discoteca, che non sapevano più dove andare, pareva che la Madonna proponesse di cominciare a salire sulla collina delle apparizioni. E così è nato il primo gruppo di preghiera.
Quando la polizia ci proibì di andare sulle colline, Ella ci fece venire nei campi. Una volta, ci apparve alle 22.30 in un campo vicino alla nostra casa. E' venuto un po' tutto il paese; abbiamo pregato il Rosario e la Madonna è apparsa e ha detto che potevano toccarla tutti: "Voi veggenti prendete le loro mani e avvicinatele a Me". Così abbiamo fatto. Hanno toccato la Madonna e tutti hanno sentito qualcosa. Alcuni hanno sentito caldo, altri freddo, qualcuno ha sentito un profumo di rose, altri come una scossa elettrica. Tutti hanno sentito la Madonna presente. Ma abbiamo visto che quando le persone toccavano il manto della Madonna rimanevano delle macchie, alcune più grandi, altre più piccole. Abbiamo cominciato a piangere chiedendo alla Madonna cos'era mai questo. Ella ha detto: "Questi sono i vostri peccati". E in quel momento la Madonna ci ha invitato per la prima volta ad andare a confessarci. Abbiamo notato spesso la gentilezza e la discrezione della Madonna che, quando ci doveva rimproverare qualcosa, non lo faceva mai sentire ad altri. Abbiamo potuto constatare che Ella conosceva tutto di noi, anche le cose più intime.
Ci ha anche detto che, parlando di una terza persona noi mettiamo in evidenza le cose negative e ha aggiunto: "Nella natura avete trovato qualcosa che non vi ha parlato di Dio? Così potete trovare Dio in ogni sua creatura, anche in ogni fratello meno perfetto". E ci ha invitati a salire sul Krizevac due a due, con la persona che ci era più antipatica. Arrivati lassù, ci siamo accorti di aver scoperto un amico... (A. Bonifacio)

 

Un cardinale e tre vescovi dell'Ecuador

Il Card. B. Echeverria Ruiz e Mons. V. Maldonado - hanno visitato assieme ad altri due vescovi dello stesso paese: Mons. G. Pavon Puente di Tulcan e Mons. C. Altami-rano, ausil. di Quito.
Il Card. Echeverria Ruiz ha subito mostrato il suo entusiasmo
: "Da molto tempo sono a conoscenza degli eventi di Medj. ma solo adesso ho potuto visitarla. La cosa che più mi colpisce è il clima di preghiera e di vita liturgica animata dalla comunità francescana operante nella parrocchia: questa è la vera evangelizzazione. Qui c'è il tempo per la preghiera, per la Santa Messa, per una confessione approfondita e sincera...
Ho capito, pregando in chiesa il Rosario, che non sono i messaggi il punto principale di Medj, ma la presenza viva di Maria: qui Dio parla attraverso di Lei a tutti i popoli e le culture, ed è un'occasione unica di conversione per tutto il mondo, a partire dall'Europa. La moltitudine di fedeli che si accostano ai sacramenti ci indica ciò che noi ministri dobbiamo porre al centro della nostra pastorale per la cura del popolo di Dio".
Mons. Maldonado conferma quanto detto dal suo compagno: "Medj è veramente il luogo dell'incontro tra Dio e l'uomo! Qui si trova la vera fonte di salvezza: tutti abbiamo bisogno di conversione per poter svolgere il nostro compito ed aiutare gli altri a percorrere il proprio cammino verso Dio. Qui ho compreso meglio il ruolo di Maria nella vita dei cristiani e di questo dono parlerò alla gente del mio paese".

170 Sacerdoti ritemprati al IV Ritiro internazionale - Il ritiro ha avuto luogo dal 30.06 al 6.07. Tema dell'incontro, al quale hanno partecipato presbiteri di 10 paesi diversi, è stato: "Il sacerdote al servizio della vita" . Diretto da fra Slavko Barbaric, il seminario si è sviluppato intorno alle relazioni di don Cosimo Cavalluzzo, di Mons. Philip Reilly (che si occupa delle vite non nate), del dr. F. Sanchez, medico e diacono che ha parlato della guarigione interiore, di sr. Elvira e di fra Jozo Zovko.

La dichiarazione scaturita dai lavori del seminario sottolinea come gli interventi dei relatori "hanno incitato tutti con forza a ravvivare la fiducia nell'amore paterno di Dio verso di noi" e che le loro testimonianze "hanno risvegliato in tutti la convinzione ed il desiderio di rendere testimonianza (con il proprio sacerdozio) dell'amore di Dio gli uni verso gli altri".
Le guide hanno inoltre invitato i presenti ad attingere forza nella comunione eucaristica e di preghiera con Gesù e sua Madre, per vivere un processo di guarigione delle proprie ferite interiori e diventare così difensori amorosi della vita negli altri, dal suo naturale principio fino alla morte, avendo cura della vita ferita nei cuori umani.
La S. Messa, il Rosario, l'adorazione del SS. Sacramento e della croce, la via crucis sul Krizevac con la confessione e la visita alla Collina delle apparizioni, hanno arricchito la vita spirituale dei sacerdoti presenti al seminario. "Soddisfatti per quello che abbiamo vissuto", scrivono i partecipanti nella dichiarazione finale, "facciamo ritorno alla nostra vita quotidiana profondamente grati a Dio Padre, fonte di vita, che ci ha concesso la grazia di incontrarci qui e che, alla scuola di Maria, madre della vita, potessimo imparare a servire, proteggere, rispettare ed amare ogni vita, in quanto essa è il dono più grande di Dio Padre".
Sr Emanuel a questo proposito scrive: "In questo periodo di crisi del sacerdozio, Medj. rimane un'oasi dove alla scuola della Madonna, i sacerdoti possono ritrovare il senso della loro vocazione e la gioia di appartenere a Dio. Molti hanno testimoniato che senza l'aiuto concreto di Maria non avrebbero potuto andare avanti. Numerosi gruppi di preghiera, rendendosi conto che i sacerdoti hanno bisogno di essere nutriti spiritualmente, hanno deciso di raccogliere regolarmente delle offerte per permettere a sacerdoti e seminaristi di trascorrere un periodo a Medj". (Press B.)

Il gruppo di preghiera di Ivan il 4 luglio ha vissuto un evento inatteso che ha lasciato tutti interdetti e addolorati. Dopo la celebrazione di una Messa che ricordava i 17 anni di vita del gruppo, Nedjo, il chitarrista del gruppo è morto in seguito a una crisi cardiaca rientrando a casa con sua moglie, una delle sorelle di Vicka. Nedjo aveva 36 anni ed era padre di 4 bambini.
Negli ultimi tempi il giovane parlava spesso in famiglia della morte. "Dio prepara inconsciamente l'anima a questo evento" diceva Marthe Robin. Umanamente si è portati a ribellarsi di fronte alla morte di un giovane, padre di figli piccoli. Ma come ha sottolineato Vicka: "Dio sa perché ci chiede questo sacrificio". Chiediamo a Dio la fiducia nelle sue vie che spesso non sono le nostre vie.
(Sr Emmanuel)

 

"Coraggio, sono Io, non temete!"

Le autorità dell'Hebei, la regione vicino a Pechino, continuano una
dura repressione verso la Chiesa non ufficiale.

Le persecuzioni in Cina 

Il 13 maggio scorso (festa della Madonna di Fatima - n.d.r.) un prete è stato arrestato mentre celebrava la Messa e poche ore dopo è stato trovato morto in una strada della Capitale. Qualche giorno più avanti un seminarista della Chiesa sotterranea di Boading è stato arrestato mentre visitava una famiglia, torturato, battuto, è stato lasciato per tre giorni appeso legato ai polsi. Forzato a bere un liquido che gli ha procurato acuti dolori intestinali, dopo tre giorni è stato rilasciato senza alcuna cura medica. La domenica di Pentecoste la polizia della stessa città ha tentato di arrestare un altro prete che stava celebrando l'Eucaristia ma fortunatamente questi è riuscito a scappare. I quattro laici che lo hanno aiutato sono stati invece arrestati e spediti in un campo di lavoro per la "rieducazione". Sono alcuni dei casi segnalati dall'agenzia Fides la quale aveva già annunciato in gennaio l'inasprirsi delle persecuzioni contro i preti "non ufficiali".
La repressione del governo di Hebei non riguarda solo i cattolici, ma anche protestanti, tibetani, sette buddiste, musulmani. L'approssimarsi del 50° anniversario della fondazione della Rep. Pop. Cinese ha spinto il governo a eliminare tutte le organizzazioni che non si sottomettono al suo controllo, per evitare che il dissenso popolare esistente venga incanalato in un dissenso organizzato.
Aumentano tuttavia le conversioni al cristianesimo anche fra i quadri del partito, segno che l'ateismo comunista ha fatto ormai il suo tempo. Recentemente il presidente, Jiang Zemin, ha criticato esplicitamente i quadri che "credono nelle superstizioni", spingendoli ad aderire al "materialismo storico" e condannando chi scivola in quello che il governo chiama "idealismo religioso". (da Avvenire del 7.7.1999)

Dal Sudan: la voce dei "cristiani dimenticati"

Sono in tanti, più di un milione, eppure il mondo se ne accorge appena. É il destino dei profughi cristiani, fuggiti dalle atrocità delle guerre civili in Etiopia, Eritrea e nel Sud del Paese. Sono concentrati nei campi presso Khartoum dove si registrano le più alte temperature dell'Africa. Affamati, assetati, nudi, abitano in capanne di fango, in baracche inchiodate alla meglio o in tende lacere.
Ma non è la sola tragedia che questa gente vive. Dopo essere stati costretti ad abbandonare la propria terra essi vengono scacciati anche dalla propria fede cristiana. Infatti, il governo islamico di Khartoum tenta con ogni mezzo di convertirli alla propria religione.
L'obbiettivo più colpito sono i bambini, che vengono costretti a frequentare le scuole musulmane per ricevere lezioni secondo la dottrina del Profeta, per ritrovarsi poi "islamizzati" loro malgrado.
Il vescovo di Torit, Mons. Paride Taban, racconta: "I villaggi cristiani vengono distrutti, i bambini rapiti e ridotti in schiavitù e molti mi domandano: non c'é nessuno che ci aiuti?". Davvero le necessità sono tante e basterebbe solo un po' di volontà da parte nostra per porre soluzione a tante realtà bisognose di sostegno.
Gli sfollati non hanno però sete solo di acqua ma ancor più della dottrina di Cristo. Soprattutto i piccoli, che sanno sorridere pur nel dolore perché hanno la Chiesa che dona loro speranza. Chiedono bibbie, chiedono insegnanti, chiedono scuole, chiedono i sacramenti... A Pasqua, centinaia sono stati battezzati nonostante il pericolo della persecuzione: in mezzo a tanta miseria la Chiesa del Sudan è realmente un segno di nascosta speranza perché Gesù Cristo è là, in mezzo ai poveri... e ci aspetta! (da Fides).

Sono vivi i cattolici del Kosovo

Durante la guerra non se ne è mai parlato. Sono circa 60.000 (il 3% dei 2 milioni di kosovari): sono tutti albanesi, tranne 1500 croati. Sono riuniti in 23 parrocchie con 37 preti. Essi, fedeli ai principi della Chiesa, si dichiarano apertamente per la convivenza etnica e per questo vengono avversati e hanno subito violenze da parte degli albanesi musulmani. Mons. Mark Sopi, 61 anni, vescovo ausiliare di Prizren, è rimasto in sede con il rettore del seminario e alcune suore, per dare coraggio ai superstiti. Così pure il vescovo di Skopje, Mons. Joakim Herbut, è rimasto al suo posto. "Chiedo una preghiera per i preti che sono ancora in Kosovo" ha detto Ibrahim Rugova, il capo moderato dei Kosovari, a una veglia di preghiera per la pace nei Balcani, promossa dalla Comunità di S.Egidio nella basilica romana di Santa Maria in Trastevere.
Un fedele di Prizren ha chiesto Eco in albanese per il suo nutrito gruppo di preghiera; così anche una parrocchia di Pristina: così ci informa il traduttore di Eco in albanese, Robert Prendushi. Che la Regina della Pace guidi questi nostri fratelli a essere strumenti di pace dove le varie etnie continuano a dilaniarsi nell'odio vicendevole.

 

Salvare i peccatori dalla dannazione eterna
Il segreto di Fatima

Conosciamo dai messaggi di Maria, specialmente da quelli a Mirjana, la premura e l'ansia che Lei ha per i lontani, cioé per "quelli che non conoscono l'amore di Dio". E' una conferma di quello che Maria disse a Fatima. Il segreto di Fatima consta di tre parti, due della quali sono note, la terza fu scritta alla fine del 1943 e si trova nell'Archivio segreto del Vaticano. Molti chiedono in che consistono le due prime parti (la terza non è stata ancora rivelata, e ciò che circola è frutto di fantasia).
Ecco che cosa scrive Lucia nella sua terza memoria per il Vescovo di Leiria:
«La prima parte del segreto fu la visione dell'inferno (13 luglio 1917). Questa visione fortunatamente durò un momento, altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore. Subito dopo alzammo gli occhi alla Madonna che ci disse con bontà e tristezza: "Avete visto l'inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori? Per salvarle, Dio vuole stabilire la devozione al mio Cuore Immacolato". Questa è la seconda parte del segreto. Molte volte la grande promessa del messaggio di Fatima appare legata all'intercessione del Cuore Immacolato di Maria.

Come il Cuore della Madre si rivolge ai suoi per salvare tanti uomini dalla perdizione.

«La Madonna disse che attraverso questa consacrazione molte anime si sarebbero salvate e la guerra sarebbe presto finita, ma se esse non avessero smesso di offendere Dio, (durante il Pontificato di Pio XI) ne sarebbe cominciata un'altra, ancora peggiore.
"Per impedirla" aggiunse la Vergine "verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le mie richieste la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre" (questa promessa di tornare si è avverata il 10 dicembre 1925, quando la Madonna apparve a Lucia a Pontevedra, in Spagna).
"I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Papa mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace".
Io credo che non siano state eseguite tutte le condizioni per la consacrazione della Russia, per questo si continuano a soffrire le conseguenze del comunismo ateo, che nelle mani di Dio è un flagello per castigare il mondo per i suoi peccati. 

L'amore di Giacinta per i peccatori

«Ricordo che Giacinta si impressionava molto per le cose rivelate nel segreto. La visione dell'inferno le aveva suscitato un tale orrore che tutte le penitenze e le mortificazioni le sembravano niente, per riuscire a liberare da lì alcune anime. Certe persone pie non vogliono parlare dell'inferno ai bambini per non spaventarli; ma Dio non esitò a mostrarlo a tre, uno dei quali di 6 anni appena, e dire che Lui sapeva che ne avrebbe avuto tanto orrore. Spesso Giacinta infatti esclamava: "L'inferno! L'inferno! Quanta compassione ho delle anime che vanno all'inferno!".
E tutta tremante s'inginocchiava a mani giunte per recitare la preghiera che la Madonna ci aveva insegnato: "O Gesù mio! Perdonate le nostre colpe, liberateci dal fuoco dell'inferno! Portate in Cielo tutte le anime, specialmente quelle che ne hanno più bisogno". E rimaneva a lungo in preghiera invitando anche noi a farlo: "Francesco, Lucia! State pregando con me? Bisogna pregare molto per non lasciar cadere le anime dall'inferno! Ce ne vanno tante, tante!" .
Altre volte domandava: "Perché mai la Madonna non fa vedere l'inferno ai peccatori? Se lo vedessero non peccherebbero più, per non caderci dentro! Devi dire a quella Signora che mostri l'inferno a tutta quella gente" (si riferiva a quelli che erano alla Cova d'Iria al momento dell'apparizione), "vedrai come si convertiranno!" . Dopo mezza scontenta mi rimproverava: "Perché non hai detto alla Madonna che mostrasse l'inferno a quella gente?".
In altre occasioni mi chiedeva: "Che peccati fa quella gente, per andare all'inferno?" e io rispondevo che forse commettevano il peccato di non andare a messa la domenica, di rubare, di dire brutte parole, d'imprecare e di giurare. "Quanta compassione sento per i peccatori! Se potessi mostrare loro l'inferno! Senti," mi diceva, "io vado in Cielo; ma tu che rimani qui, se la Madonna ti lascia, dì a tutti com'è l'inferno, perché non facciano più i peccati e non vadano là".
Quando per mortificazione non voleva mangiare, le dicevo di farlo, ma lei esclamava: "No! Offro questo sacrificio per i peccatori che mangiano troppo!". Se le capitava di udire qualcuna di quelle parolacce che certa gente sembra vantarsi di pronunciare, copriva la faccia con le mani e diceva: "O mio Dio! Questa gente non saprà che col dire queste cose può andare all'inferno! Perdonala o mio Gesù, e convertila. Certamente non sa che così si offende Dio. Che tristezza Gesù mio! Io prego per loro.".
Qualcuno mi chiese se la Madonna in qualche apparizione ci indicò che specie di peccati offendevano di più il Signore. Giacinta una volta nominò quello della carne. Sono convinta che lei, a motivo della sua età, non conosceva pienamente il significato di questo peccato, ma questo non vuol dire che lei, con la sua grande intuizione, non abbia capito la sua importanza.

Il 13.06.1917 mi disse che il suo Cuore Immacolato sarebbe stato il mio rifugio e il cammino che mi avrebbe condotto a Dio.
Quando disse queste parole aprì le mani facendoci penetrare nel petto il riflesso che ne usciva. Mi pare che questo riflesso ebbe come fine principale d'infondere in noi una conoscenza e un amore speciale al Cuore Immacolato di Maria».

La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria 

Non è un'invenzione umana ma viene proprio dalle labbra della Vergine Maria l'invito a consacrarsi al suo Cuore Immacolato, un gesto che ci procurerà rifugio dalle insidie del maligno: "Satana è forte; e perciò, figlioli, accostatevi al mio Cuore Materno con una preghiera incessante".
Ecco che cosa ci ha detto la Regina della Pace il 25.10.88: "Vorrei avvicinarvi di più al Cuore di Gesù (...) E inoltre vi invito a consacrarvi al mio Cuore Immacolato (... ) in modo tale che tutto appartenga a Dio attraverso le mie mani. Perciò figlioli pregate per capire il valore di questo messaggio." (Un'errore di traduzione aveva svisato l'importanza di questo invito traducendo "messaggi" al posto di "messaggio", indebolendo così il valore dell'esortazione). La Madonna infine aggiunge: "Satana è forte; e perciò figlioli, accostatevi al mio Cuore materno con una preghiera incessante".
La consacrazione al Cuore Immacolato è un mistero e, come tutti i misteri, viene rivelato solo dallo Spirito Santo; per questo la Madonna aggiunge: "pregate in modo da capire il valore di questo messaggio".

S. Luigi M. de Montfort, (Trattato della Vera devozione n. 64) scrive: 'O mio adorabile Maestro, come è strano e doloroso constatare l'ignoranza e la trascuratezza degli uomini nei confronti della tua S. Madre!'.
Giovanni Paolo II, legato in maniera profonda alla Vergine Maria (ricordiamo il suo motto: "Totus Tuus"), in occasione della sua visita a Fatima ebbe a dire: "Consacrare il mondo al Cuore Immacolato di Maria significa avvicinarci, mediante l'intercessione della Madre, alla stessa sorgente della vita, scaturita sul Golgota... significa ritornare sotto la croce del Figlio. Di più: vuol dire consacrare questo mondo al Cuore trafitto del Salvatore, riportarlo alla fonte stessa della sua Redenzione..."
Consacrarsi al Cuore di Maria vuol dire quindi arrivare a Gesù per la via più breve, al Figlio attraverso la Madre, per poter vivere con Lui una personale esperienza di amicizia e di amore.

 

Un evento unico in difesa della vita, l'appello di Guadalupe

Per rispondere all'appello del S. Padre nell'enciclica Evangelium Vitae: "Urgono una generale mobilitazione delle coscienze e un comune sforzo etico per mettere in atto una grande strategia a favore della vita" (95), si svolgerà dal 27 al 31 ottobre prossimi, al santuario di Guadalupe (Città del Messico) l'evento The Guadalupan Appeal. Queste giornate di celebrazione religiosa e di approfondimento scientifico culmineranno nell'atto di Consacrazione a Maria in difesa della vita. Il S. Padre infatti ha sottolineato nell'enciclica l'assoluta importanza della "esperienza di Maria quale incomparabile modello di difesa della vita" (EV 102).
L'evento è promosso da numerose istituzioni, come il pontificio Consiglio per la famiglia, Accademia per la vita, Consiglio per la pastorale degli operatori sanitari; e poi dalle Associazioni mediche cattoliche, Giuristi cattolici e "Difendere la vita con Maria", dalla Quale è partito tutto il progetto.
Proprio nel luogo in cui Maria è apparsa con un laccio sulla vita, segno di gravidanza per gli indigeni, si vuol compiere un solenne atto di riparazione con la Consacrazione alla Vergine Morenita, la Donna vestita di sole, che combatte contro il dragone e difende la vita. Così si ostacolerà il maligno che in quest'epoca ha costruito una coltura di morte e ha messo in atto grandi strategie contro la vita. Per questo, come ha scritto René Laurentin, rispondendo all'invito per Guadalupe, è importante che tutti i fedeli si uniscano nel ricorrere a Maria per fermare questo cammino di autodistruzione. Durante questi giorni si svolgerà anche un convegno scientifico.
Il programma prevede per il 27.10 una conferenza di P.Daniel Ange e S.Messa del Card.Trujllo; per il 28.10 interventi degli organismi che partecipano. Il 29.10 parleranno tra gli altri Mons. Elio Sgraccia (Pontificia Accademia per la vita), l'on Carlo Casini e Suor Elvira Petrozzi.
Il 30.10 sarà la volta di René Laurentin e del Card. Trujllo. Seguirà la S.Messa presieduta dal presidente dei Vescovi messicani e nel pomeriggio la giornata mondiale del Rosario allo stadio Azteca, presieduta dal card. Rivera Carrera, arcivescovo di Città del Messico. Interverrà anche Kiko Arguello. Domenica 31 nella Basilica S. Messa e Atto di Consacrazione a Maria.
Per informazioni: Assoc. Difendere la vita con Maria, v.le Duca d'Aosta 3, 21052 Busto Arsizio (VA) Tel 0331-624634, fax 629106

 

Per il nuovo ospedale P.Pio di Medj, di cui già si procede al primo nucleo operativo, si terranno due incontri di preghiera nei pomeriggi di sabato 9 .10 nella Chiesa parrocchiale di Correggio (RE) e domenica 10.10 nell'abbazia di San Giovanni nel centro di Parma (parcheggio v.le Mentana) dalle 14.30 alle 18: testimonianze, S.Messa, adorazione eucaristica e preghiera di guarigione con P. Barnaba Hechich (portare i malati). Preghiamo i gruppi di comunicare l'adesione a 0521-628448, fax 628447.
Per aiutare: CCP 11958436 ad Associazione solidarietà e aiuto per la Casa internazionale dalla pace, v. Gen. Dalla Chiesa 38/a, I-43015 Noceto (PR), tel. (39) 0521-628448, fax 628447.
P. Mannes M. Ghizzardi - Alberto Gardoni

Eco di Maria nelle lingue principali si trova a Medj. nei negozi Miriam e Shalom a destra davanti alla Chiesa ed anche presso Ain Karim, l'ultimo negozio della Galleria sotto l'Hotel Internazionale, nella strada antistante la Chiesa.

I volontari della carità continuano il loro pellegrinaggio di aiuti alle popolazioni del Kosovo rifugiate in Bosnia. 30 automezzi tra camion e furgoni, con 61 persone, hanno compiuto l'ultimo viaggio e poi si sono ritrovati a Medj. per il festival dei giovani. Hanno bisogno di collaborazione e di volontari.

Chi vuol aiutare, si rivolga al coordinatore: Alberto Bonifacio, via S. Alessandro 26, 23855 Pescate Lecco tel: 0341-368487, fax: 368587, ccp: 17473224, ccb: 98230/Y Banca Popolare di Lecco 23900 LC, ABI 3104 - CAB 22901 (intestati ad Alberto Bonifacio)

Viaggio a Medjugorje - Pullman giornaliero da Trieste (vicino a staz. FFSS) ore 18, con arrivo a Medj. alle 08 del mattino successivo; riparte alle 18 da Medj. con arrivo a TS alle 08 (tel 040-425001; £ 102mila, con prenotazione, a/r). Per mare traghetto da Ancona, lunedì, mercoledì, venerdì ore 21, sabato ore 22: tel. 071-55218, fax 202618 (ag. Mauro), opp. tel. 071-204915, fax 202296 (ag. Morandi).

 

Missionari: sentinelle che annunciano il nuovo giorno

Il 24 ottobre sarà l'ultima Giornata Missionaria Mondiale di un millennio nel quale l'opera evangelizzatrice della Chiesa ha prodotto frutti veramente straordinari. Parole del Papa pronunciate in vista della ricorrenza:

"Quanti operano agli avamposti della Chiesa sono come le sentinelle sulle mura della Città di Dio, alle quali noi chiediamo: Sentinella quanto resta della notte? (Is 21,11), ricevendo la risposta: Senti? Le tue sentinelle alzano la voce, insieme gridano di gioia, perché vedono con i loro occhi il ritorno del Signore in Sion (Is 52,8). La loro testimonianza generosa in ogni angolo della terra annuncia "che, in prossimità del Terzo Millennio della Redenzione, Dio sta preparando una grande primavera cristiana, di cui già si intravede l'inizio. (R. Missio, n.86)."


I LETTORI SCRIVONO

Dall'Inghilterra, June Simon scrive: "Caro don Angelo, ti voglio ringraziare per tutto quello che hai fatto in questi anni nel nome della Beata Vergine Maria per avvicinare le anime al suo Figlio Gesù. La tua parrocchia si è allargata fino a raggiungere il mondo intero e sicuramente i semi che hai seminato saranno una ricca messe che altri mieteranno. Il tuo lavoro è il lavoro di Dio stesso che sembra voglia dire: "Vieni e riposati, mio buon servo". La Sua pace possano pervadere tutta l'anima tua e possa la Regina della pace farti riposare tra le sue braccia mentre ti conduce verso il tuo nuovo futuro dove non esistono né dolore, né fatica, né lacrime...

Dalla Francia: "Grazie per tutto quello che fate, per il lavoro meraviglioso che compite a nome della B.V. Maria: è vita per noi. Grazie per l'ispirazione che ci date. (P. Vickers)

Dall'Argentina: "A tutti quelli che lavorano per Eco diciamo che è nostro alimento spirituale: che lo Spirito Santo vi dia la forza di proseguire". (Hna e Renilda)

Dall'Albania:  Siamo con te e la Madonna e suo Figlio sono con te. Dio ti ha messo a una dura prova, ma vincerà con le nostre preghiere. (Nikola e famiglia). Molte altre lettere giungono dall'Albania, da Zejmen-Lezhe, da Tirana, ecc.

Da Rivoli (VR): Abbiamo sentito su Eco della sua malferma salute. Perché il nemico non riesca a stroncare questo foglio, ci siamo riuniti per l'ora di guardia e il parroco ha esposto anche l'Eucaristia: quanto bene ha fatto questo foglio! (Antila) "E' per noi un tesoro prezioso" (Clorinda).

Ci giungono da ogni dove lettere e testimonianze toccanti, dopo la nota alla fine di Eco 146. Solo alcune:

Dalla California i distributori di migliaia di copie di Eco inglese: "Non possiamo esprimere ciò che Eco vuol dire per tanta gente. Qui da noi chi trova una copia di Echo «per caso», ci scrive per riceverla sempre. Una suora indiana ci fa sapere che molti in India ricevono ispirazione da Eco e non vedono l'ora che arrivi. Anche un padre indiano dice come la sua gente aspetta ansiosamente ogni edizione.

Oggi, leggendo su Echo 146 della vostra malattia, abbiamo pianto, pensando che Echo non potrebbe più uscire. Ma abbiamo capito che N. Signora proteggerà Echo e abbiamo chiesto di pregare per don Angelo a tutti quelli che lo ricevono" (Ron e Fran Venditti)

Da Trinidad e Tobago (West Indies) anche suor M.Teresa Rétout scrive: "Non ho alcun timore per la continuazione del caro Eco perché è un'opera della nostra cara Mamma del cielo ed Ella provvederà i necessari operai. Non inquietatevi affatto".

 

Segnaliamo la rivista "Il timone", che spiega in modo popolare, ma con precisione storica, le vicende più controverse del passate della Chiesa e fa chiarezza sulle questioni attuali più discusse: Il timone, via Salvo D'Acquisto 7, 21054 Fagnano Olona (VA);
"La Parola di Dio nell'Antico e nel Nuovo Testamento" di don Umberto Neri, catechesi di Monteveglio, ed. Dehoniane BO
L'Eco di Maria è gratuito e vive solo di offerte, da spedire o per c.c.p. 10799468, o per assegno, o per cc. bancario: Banca Agricola Mantovana, Ag. 4, Frassino, Mantova, conto 26641/1 Eco di Maria, coordinate CAB 11504, ABI 5024.
La segreteria informa di non poter rispondere a chi chiede informazioni su viaggi, ecc. né soddisfare chi richiede materiale (corone, immagini, libri): noi non abbiamo altro che Eco.

 

Grazie di cuore a tutti quelli che hanno partecipato con scritti e preghiere al mio 50° di sacerdozio. Mi scuso di non poter rispondere né a questi né a quanti scrivono per i loro problemi. Siamo ancor più uniti attraverso la preghiera e il sacrificio.

Niente di sicuro per la continuazione di Eco. Potete ottenerla dal Padre, il quale si compiace di ascoltare quelli che chiedono nel nome della sua Figlia prediletta.

S. Michele Arcangelo, principe della milizia celeste e la Madonna del Rosario, ai quali son dedicati questi 2 mesi, ci proteggano da ogni male e ci ottengano ogni bene.

La benedizione materna sia su tutti voi, collaboratori e lettori, nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Don Angelo

Villanova M., 1° settembre 1999