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www.medjugorje.ws » Eco di Maria Regina della Pace » Eco di Maria Regina della Pace 148 (Novembre-Dicembre 1999)

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Eco di Maria
Regina della Pace
148


 

Novembre-Dicembre 1999


Messaggio di Maria del 25 settembre 1999:

"Cari figli, oggi di nuovo vi invito a diventare portatori della mia pace, in modo speciale ora che si dice che Dio è lontano; in verità Lui non vi è mai stato così vicino.
Vi invito a rinnovare la preghiera nelle vostre famiglie leggendo la Sacra Scrittura e a sperimentare la gioia nell'incontro con Dio che ama infinitamente le sue creature. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".

Eppure, Dio non ci è mai stato così vicino

Maria ci invita a diventare portatori di pace. Naturalmente, colui che ama la propria vita, ama anche quella degli altri e ama Dio come Creatore; nel suo cuore c'è la pace e, allo stesso tempo, la forza interiore per andare avanti. Dall'inizio delle apparizioni, il 26 giugno 1981, ci è stato rivolto un grande invito. Pregare e digiunare per la pace, diventare portatori di pace. Solo se si ha la pace nel cuore, la si può portare nella famiglia, nella comunità, nel mondo… Ma, per portare la pace, bisogna amare, perdonare, essere generosi, buoni, pazienti; da tutto questo nasce la pace. Per questo dobbiamo continuare a pregare per realizzare in noi questo invito della Madonna.

Maria ci chiede di diventare portatori della sua pace in modo particolare in questi tempi, quando si dice che Dio è lontano ma, in verità, non ci è mai stato così vicino. Sappiamo quanto sono numerosi coloro che non credono, che negano Dio, che parlano di un Dio lontano che non si preoccupa del mondo. Conosciamo tutte queste idee, ma per noi è importante chiederci che cosa pensiamo quando attraversiamo dei momenti difficili, dei problemi, quando chiediamo una grazia e questa non ci viene subito concessa… Che cosa pensiamo? Forse diciamo che Dio è lontano, che non ci ascolta, che non ci esaudisce, che non ci ama. Sicuramente tutto questo è errato perché è proprio nelle difficoltà e nei problemi che Dio vuole essere più vicino a noi.

Nella Bibbia troviamo numerose espressioni che ci parlano della presenza di Dio: "Jahvé" significa "Dio con noi", "Dio per noi", "Dio conosce la nostra storia e vuole salvarci". Gesù poi, è chiamato "Emmanule": "Dio con noi". Dopo la sua Risurrezione, Gesù ripete spesso "Io sono con voi" e lo è soprattutto nell'Eucaristia. Preghiamo perché il Signore ci conceda la grazia di poterlo sentire sempre vicino e di aprire il nostro cuore al suo amore.

Vi invito a rinnovare la preghiera nelle vostre famiglie. La Madonna ripete con forza l'invito alla preghiera in famiglia, alla lettura della Bibbia. Già pregare il Rosario significa pregare in un modo biblico. In questo mese di ottobre che si avvicina, speriamo che tutti coloro che hanno dimenticato la preghiera in famiglia e che non pregano, si impegnino a rinnovarla grazie anche a questo invito della loro Madre; non soltanto il Rosario, ma anche la lettura e la meditazione della Bibbia pregando il Signore affinché ci mandi il suo Spirito per comprenderla. Solo così potremo sperimentare la gioia dell'incontro con Dio che ama infinitamente le sue creature, che ama infinitamente ognuno di noi.

L'aspirazione fondamentale che dobbiamo avere nei nostri cuori è quella di scoprire l'amore di Dio. Attraverso questo messaggio, decidiamoci a vivere questo mese pieni di gratitudine verso la Regina della Pace per la sua presenza.

Preghiera finale: Signore, Dio creatore, nel nome di tuo Figlio Gesù, principe della pace, portatore della vera pace, con Maria Regina della pace, ti chiediamo: riempi i nostri cuori con la tua pace, libera i nostri cuori dall'odio e da tutte le cose negative, da tutto ciò che ci impedisce di vivere in pace. Donaci la grazia di poter perdonare e riconciliarci, per poter diventare testimoni e portatori della tua pace. Concedici la grazia di fare esperienza della tua presenza, o Signore, in tutta la nostra vita e soprattutto quando soffriamo.

Benedici, o Signore, le nostre famiglie e riempile con lo spirito di preghiera perché leggendo la tua Parola, meditandola e pregando, possano (continua a p.3) (da p.1) incontrare con gioia Te, Dio, che ami infinitamente ognuno di noi e tutte le tue creature. Ti chiediamo la benedizione per coloro che non hanno la pace, che si odiano, che non riescono a perdonare, per tutti coloro che ti sentono lontano e non credono più nella tua misericordia. Benedici, o Signore, soprattutto i nostri ammalati.

Donaci un amore speciale per la tua Parola affinché possiamo portarla nel nostro cuore come Maria e incontrarti con gioia nella preghiera. Donaci l'esperienza del tuo amore e noi saremo per sempre tuoi, saremo capaci di testimoniare e portare la pace. Benedici, o Signore, tutti i moribondi, tutti coloro che assistono i malati, soprattutto le persone che soffrono a causa delle guerre e delle catastrofi naturali.

Che la tua santa benedizione, o Signore, scenda su tutti noi, su tutte le creature, su tutto l'universo e ci protegga da ogni male. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. La pace sia con tutti voi.

P. Slavko

 

 

Messaggio di Maria del 25 ottobre 1999:

"Cari figli! Non dimenticate: questo è un tempo di grazia; per questo pregate, pregate, pregate. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

 Non dimenticate: questo è tempo di grazia

La Madonna dice: non dimenticate. Da questa raccomandazione possiamo dire che c'è un grande pericolo per tutti noi, quello di dimenticare il bene. Quante volte nella Bibbia, soprattutto nei salmi, siamo invitati a "non dimenticare le meraviglie del Signore".

Quando dimentichiamo li bene che il Signore ci fa e le grazie che ci dona, naturalmente perdiamo la gioia di pregare, perdiamo lo spirito di ringraziamento, possiamo perfino perdere la fede, l'amore, la fiducia.

La Madonna sta davanti a noi come Colei che non ha dimenticato; S. Luca, infatti, dice che Maria serbava tutte queste cose (le parole di suo Figlio) meditandole nel suo cuore. (Lc 2,19).È questo ciò su cui dobbiamo riflettere in questo invito della Madonna a non dimenticare. Se dimenticassimo quello che sta facendo il Signore a Medj. per mezzo di Maria non saremmo grati e perderemmo la voglia di seguire la Madonna. Se poi ci capitasse anche qualche problema, qualche croce, qualche difficoltà, più facilmente dimenticheremmo i giorni belli, le cose belle, le grazie che il Signore ci ha dato.

Allora non dimenticare significa veramente credere, ringraziare, rimanere con il Signore, essere attivo nel cuore e portare la Parola. D'altra parte possiamo dire che facilmente siamo tentati di dimenticare il bene, ma non dimentichiamo facilmente il male che ci ha fatto qualcuno.

La Madonna continua dicendo: questo è tempo di grazia. Naturalmente questo tempo di grazia per noi qui a Medj. è veramente un tempo speciale, perché tantissima gente viene e fa esperienza della misericordia di Dio. E questo è il grande miracolo di Medj.: questo tempo di grazia che dura da così tanti anni e che tanta gente ha sperimentato.

Alla fine di questo breve messaggio, la Madonna ripete per tre volte: pregate, pregate, pregate.

Non è la prima volta che la Madonna ci ripete questo invito, spesso anche per tre volte; in ogni messaggio in qualche modo ci ha invitato a pregare.

Questa volta, diciamo così, la Madonna ha deciso di ripetere la stessa parola tre volte, anche per sottolinearne l'importanza. Pensiamo ad una mamma che dà un consiglio a suo figlio o a sua figlia; se è un consiglio importante lo ripete più volte.

Ecco, proprio da questo ripetere tre volte possiamo capire di nuovo l'urgenza della preghiera per non dimenticarla. Tante volte abbiamo parlato della preghiera e in questo momento vorrei dire solo che non dobbiamo dimenticare questo invito così insistente della Madonna ma dobbiamo anzi, ringraziarla per tutto quello che fa per noi.

P. Slavko

 

 

Notizie dalla terra benedetta

 

I vescovi visitano Medjugorje

Medj. continua ad essere visitata da un numero sempre crescente di vescovi provenienti da vari paesi del mondo.

Durante il mese di ottobre hanno soggiornato a Medj. in forma privata: Mons. Joseph Mugeny Sabiti e Mons. Christopher Kakooza, giunti dall'Uganda; Mons. Stanislas Lukumwena del Congo e Mons. Emilio L. Bataclan delle Filippine. Riportiamo di seguito le impressioni dei due vescovi ugandesi.

"Un grande dono di Dio per questo tempo buio"

Mons. Sabiti dell'Uganda: "Quello che accade realmente a Medj. è molto significativo. Arrivano qui persone provenienti da tutto il mondo. L'epoca in cui viviamo è un epoca speciale e Dio per mezzo di questo luogo ci dona grazie particolari.
Molti credenti che hanno difficoltà con la propria fede dovrebbero venire qui, perché Medj. è un'opportunità, un privilegio, un dono speciale che Dio ci fa per mezzo della Vergine Maria. Il mondo attraversa un momento molto difficile ed è bene che ci siano luoghi come Medj.
Le guerre, le lotte fratricide, la droga ed altre forme di dipendenza sono tutte cose brutte; abbiamo bisogno di un luogo nel quale poter conoscere il vero amore, la vera pace, la vera fede.
Non vi sono inganni in quello che accade qui. Qui l'esperienza è più forte che altrove; la gente che viene qui, riceve lo spirito di preghiera. Penso che chi è a capo della Chiesa debba venire a Medj. e fare esperienza di questo luogo".

"Maria ci invita alla conversione perché ci vuole salvi"

Mons. Christopher Kakooza: "La Beata Vergine Maria appare in molti luoghi. Sono molto importanti i suoi inviti al confronto, alla preghiera e alla penitenza. Gli inviti della Vergine alla santità di vita, alla conversione, alla vita con Dio, sono inviti con i quali possiamo guadagnarci l'eternità. Penso che la conversione e la preghiera siano messaggi che tutto il mondo dovrebbe fare propri per poter tornare a Dio, per far sì che l'uomo si apra la via che conduce all'eternità".

Mons. Nunez del Venezuela: "Un'esperienza straordinaria di fede"

Mons. Josè di Jesus Nunez, ha visitato Medj. dal 23 al 28 ottobre. All'inizio si è mostrato molto attento a tutto ciò che lo circondava, ha avuto l'opportunità di incontrare i veggenti e i frati del luogo e il 25 ottobre, giorno del messaggio, è stato presente all'apparizione, insieme ad un discreto numero di fedeli, di sacerdoti e suore.
Il vescovo è rimasto ammirato dalla semplicità con cui si è svolta l'estasi ed ha acconsentito a scrivere, durante il viaggio di ritorno, le sue impressioni sulla sua permanenza a Medj.
"I giorni trascorsi a Medj. sono stati un'esperienza vissuta in fede e preghiera. Le celebrazioni Eucaristiche, la Via Crucis, la preghiera del Santo Rosario, hanno riempito le giornate di vera preghiera e vita spirituale.
A Medj. succede in ogni momento qualcosa di straordinario, di soprannaturale, e ciò avviene in una maniera spontanea. La fede si manifesta con l'attitudine alla preghiera e alla conversione di tutti coloro che vi si recano, siano essi bambini, giovani, adulti, anziani, sacerdoti o religiosi/e.
I messaggi trasmessi attraverso i veggenti sono senza dubbio i Messaggi del Signore; è il Vangelo, è Cristo stesso, è la stessa Verità che predica la Chiesa. Molti sono i cuori trasformati, le menti purificate e le coscienze santificate. Bisogna andare a Medj. con fede e cuore aperto, senza pregiudizi, il resto lo fa la Madonna come Madre che ama i suoi figli e desidera averci tutti al suo fianco con suo Figlio Gesù che è l'unica Via, Verità e Vita".

Un Vescovo polacco: "Luogo di particolare grazia dal quale molti tornano convertiti"

Mons. Wrno, vescovo della città polacca di Koszalina, è stato di recente in quella terra benedetta e, dopo alcuni giorni trascorsi lì, ci ha espresso le sue impressioni: "Sono venuto qui la prima volta su raccomandazione del parroco di Podstrzela, il quale è stato profondamente colpito dallo spirito di Medj.
Le esperienze delle persone che vengono a Medj., confermano che questo è un luogo di particolare grazia; in molti si convertono e tornano sulla strada della verità. Ammetto che anch'io prego il Rosario, ma mi stanco già dopo la prima parte. Qui forse per la prima volta ho pregato il Rosario tutto intero.
Ho visto numerose persone confessarsi, tornare alla Santa Messa, fare la Comunione, essere in comunione con Dio che qui è in mezzo a noi. Sono davvero contento perché vedo che qui i francescani, nostri fratelli, per mezzo della Vergine conducono la gente a Gesù; sono loro molto grato per questo.
Mi ha colpito in modo particolare la devozione della Via Crucis sul Krizevac. È qualcosa di stupendo. Ho incontrato anche una delle veggenti ed abbiamo parlato.
Mi sono recato nella comunità di suor Elvira, che aiuta tutti i giovani con problemi di tossicodipendenza. Questo è realmente un frutto straordinario degli eventi di Medj. Ho osservato la gente nel momento della Santa Messa. Ragazzi, ragazze, adulti e bambini pregano, adorano per ore, si confessano. Questo è quello di cui abbiamo bisogno. Io credo in Gesù e non ho bisogno delle apparizioni né a Lourdes, né a Fatima, né a Medj., ma ho bisogno del nutrimento a cui le apparizioni ci chiamano ed a cui ci conducono. In questo luogo si pone in risalto la Santa Messa come fulcro di vita. Desidero dire quello che già ha detto Gesù Cristo: accogliete lo Spirito Santo, Spirito di Verità, di amore e siate miei testimoni in ogni parte del mondo, in famiglia, per la strada, a scuola, ovunque. Abbiate il coraggio di farvi il segno della croce, di gioire e rallegrarvi.
Infine, a voi francescani, auguro di perseverare in questo mirabile impegno, di continuare ad essere uno strumento nelle mani di Dio. Sono convinto che il Papa benedica il vostro servizio a Medj., che vi porti nel suo cuore poiché egli ama moltissimo la Madonna. Dovete perseverare."

 

Medjugorje rivive in Inghilterra

Dal 24 agosto al 3 settembre, P. Slavko si è recato in visita in Inghilterra per prendere parte ad un'iniziativa di preghiera che ormai da anni si ripete con successo. È lui stesso a raccontarci:

"L'idea, nata nel cuore di Brenerd Ellis, un ebreo convertito e grande amico di Medj. e del popolo croato, durante il periodo della guerra, continua tuttora a vivere e a crescere. Infatti otto anni fa egli propose che in Inghilterra si organizzasse una giornata di preghiera per tutti i pellegrini.

Si decise che la giornata migliore fosse una "bank holiday", una festività che si celebra l'ultimo lunedì di agosto. Questa giornata di preghiera è stata organizzata già otto volte ed aumenta sempre il numero di partecipanti.

L'incontro si è svolto quest'anno a Walsingham, uno dei più antichi santuari della Vergine in Inghilterra. Oltre a questo incontro pubblico, ce ne sono stati altri.

Sabato 28 agosto il programma si è svolto nella Chiesa di S. Margaret a Londra, nella parrocchia del giovane parroco Alexander Sherbrooke che è stato parecchie volte a Medj. e che ne ha introdotto nella sua parrocchia lo spirito di preghiera. Tra le varie cose ha organizzato un'adorazione giornaliera dalle 11 alle 22 alla quale partecipano più di cento persone che si impegnano, una volta alla settimana, a coprirne un turno di un'ora.

Al programma di preghiera serale, che è durato più di 4 ore, hanno partecipato all'incirca 500 fedeli ed è stato uguale al programma serale che regolarmente si svolge nella parrocchia di Medj.

L'incontro di "Gioventù 2000" - Domenica 29 agosto ho partecipato all'incontro della "Gioventù 2000", una realtà nata a Medj. e che già da diversi anni viene realizzata in coincidenza con la giornata di preghiera dei pellegrini di Medj. Ancora una volta il programma di preghiera ricalcava quello serale di Medj. Era presente in quell'occasione, anche suor Elvira che come al solito ha incoraggiato tutti con la sua testimonianza.

Lunedì 30 agosto c'è stata la "bank holiday": già dalle prime ore del mattino sono iniziati ad arrivare i pellegrini provenienti da ogni parte dell'Inghilterra. Ancora una volta tutto è avvenuto come a Medj. Alle 13 abbiamo iniziato con il Rosario, poi ci sono state le relazioni, la Santa Messa e l'adorazione eucaristica.

Alla Celebrazione Eucaristica hanno partecipato più di 30 sacerdoti che per tutto il pomeriggio hanno confessato. I giovani di "Gioventù 2000", hanno allietato la Messa e l'adorazione con i canti. Dopo la solenne benedizione i pellegrini hanno fatto ritorno alle loro case con Gesù nel cuore.

I sacerdoti nel movimento di preghiera - Martedì 31 agosto ho avuto un incontro con i sacerdoti vicino Birmingham. Vi hanno partecipato una trentina di sacerdoti. Tra di essi c'erano anche alcuni pastori anglicani. L'incontro è stato interessantissimo; dopo aver ascoltato le loro esperienze su Medj., ho cercato di mettere in evidenza l'importanza del ruolo del sacerdote in questo movimento di preghiera. Tutti hanno confermato di aver meglio compreso Medj. confessando i pellegrini. Ascoltando, poi, le esperienze dei pastori anglicani è stato bello scoprire come alcuni di essi, insieme con i loro fedeli che sono stati a Medj., hanno creato dei gruppi di preghiera. Di sera il programma di preghiera si è svolta nella Chiesa di S. Caterina a Birmingham.

Mercoledì 1 settembre mi sono recato a Manchester. Già da 13 anni in questo luogo esiste un centro di Medj. Giovedì 2 settembre mi sono recato a Cardiff dove ho partecipato ad un programma in diretta per la BBC. Nelle prime ore del pomeriggio circa 200 persone hanno partecipato ad un incontro che si è svolto nella sala parrocchiale.

Venerdì 3 settembre sono ritornato a Londra dove ho trascorso ore piacevoli, insieme al pastore anglicano Rodney, in una comunità monastica anglicana maschile costituita nel 1938. Qui si vive una vita molto rigida, si prega e si lavora molto; tutti loro conoscono Medj., ne seguono i messaggi, ma non possono recarvisi perché vivono in clausura.

Pieno dei frutti scaturiti da questi gioiosi incontri, sempre più ecumenici, mi sono rimesso in viaggio per fare ritorno a Medj.".

 

 

Venite a Betlemme per la "Notte della Pace"!

Per il 2000° Natale e per l'apertura del Giubileo, il campo dei pastori di Betlemme sarà il teatro di una grande Veglia di preghiera per la pace e l'unità fra le Chiese. Si raduneranno tutti gli uomini di buona volontà che desiderano rendere omaggio a Gesù Cristo. Autorità civili del paese, capi di stato, vescovi cattolici di tutto il mondo, patriarchi e arcivescovi delle varie ortodossie, Anglicani, Luterani, interverranno alternandosi fra canti, preghiere e adorazione, mentre il tutto sarà trasmesso su due mega-schermi in mondovisione insieme con l'apertura della Porta Santa a Roma dal Papa e la Messa di mezzanotte nella Basilica della Natività…

In questo momento, è partita dall'Irak una statua della Madonna, che, attraversando Giordania, Siria e Libano raggiungerà il 24 dicembre il campo dei pastori di Betlemme, deponendo ai piedi del presepe le migliaia di preghiere e di regali che avrà raccolto visitando i suoi figli… Questa è soltanto una delle 120 statue delle Madonne pellegrine che sono in viaggio da altrettanti Paesi...

 

 

La Madonna pellegrina porta gente di tutto il mondo
alla grotta di Gesù

Ma com'è partita questa iniziativa?

Due anni fa, il sindaco di Nazareth volendo creare un Museo Internazionale di Maria si rivolse all'UNESCO. Questa affidò il progetto alla Confraternita di Notre-Dame de France la quale coordina da anni le Madonne pellegrine in tutto il mondo: semplici statue o icone di Maria che "visitano" le parrocchie o le case suscitando veglie di preghiera con autentici frutti di conversione.

L'intuizione dei responsabili, Edmond Fricoteaux e Olivier Bonnassies, è stata di far convergere verso Betlemme ogni statua, a capo di una delegazione per ogni Paese, che presenterà &endash; come un tempo hanno fatto i re magi - tre tipi di doni.
Come simbolo dell'oro, verranno rinnovati gli atti più significativi che ci legano a Gesù: il Battesimo, le varie forme di consacrazione di laici, di religiosi, di luoghi…
Come simbolo dell'incenso, verranno donate opere d'arte: statue, icone, medaglioni, campane, rosari che costituiranno poi il fondo del Museo di Maria di Nazareth e del Museo della Natività di Betlemme.

Come simbolo della mirra, verranno poi sottoscritti nuovi impegni per ridurre le sofferenze degli uomini e le ingiustizie sociali: annullamenti di debiti, liberazione di prigionieri, opere di riconciliazione, adozioni, ecc., tutti impegni giubilari che danno un senso profondo a questo Natale. L'assemblea dei vescovi di Terra Santa incoraggia l'iniziativa, così come la Custodia Francescana di Terra Santa e il Consiglio ecumenico delle Chiese.

Il JICC (Jerusalem Inter - Church Comitee) sta invitando alla Notte della Pace tutte le Chiese cristiane. Chi decidesse di andare, può fino all 'ultimo momento contattare l 'Agence Lawrence Tours di Gerusalemme ( Tel: 00 972 2 628 4867- fax: 00972 2 627 1285).

Si chiede soprattutto il sostegno della preghiera. Chi volesse unirsi al movimento delle Madonne pellegrine nel proprio paese o semplicemente mandare doni, può contattare: "Notre-Dame de France", 48, av. de Paris 91410 Dourdan. Tel: 00331 64 59 65 56 &endash; fax: 00331 64 59 65 22. E-mail: olbns@easynet.fr Internet: http://www.vierge-pelerine.org .
Le Madonne pellegrine, di ritorno nei vari paesi, proseguiranno e amplificheranno nelle loro "visitazioni" la preghiera di Betlemme per la pace e l'unità dei cristiani.

Potete accompagnarLa per il trionfo del suo Cuore Immacolato! A tutti pace e bene.

Nicola

 

E' già incominciato il grande castigo all'umanità?

Rev.mo don Amorth, desidero rivolgerle una domanda che penso sia di grande interesse per tutti i nostri lettori. Stiamo assistendo a grandi disgrazie, che si susseguono, a ritmo serrato in questi ultimi tempi. I terremoti in Turchia e in Grecia; tifoni e inondazioni in Messico e in India, con decine di milioni di senzatetto; le stragi in Cecenia e in Centro Africa; la fabbrica della morte in pillole; la fuga di radiazioni atomiche; disastri aerei e ferroviari a catena...; sono tutti fatti che fanno pensare. Non significheranno forse le previsioni assai tristi di fine millennio, tante volte annunciate?

Non è facile rispondere; è assai più facile osservare con l'occhio della fede. Assistiamo a tanti fatti che non è facile collegare, ma su cui si è portati a pensare. Un primo fatto è la grande corruzione in cui vive la società odierna: metto al primo posto l'immane strage dell'aborto, superiore a qualsiasi guerra o calamità naturale; guardo alla pubblica immoralità sessuale e professionale, che ha distrutto le famiglie e cancellati i più sacri valori; osservo il pauroso calo di fede che ha grandemente abbassato il numero dei sacerdoti, spesso anche come qualità e incidenza apostolica. E vedo il ricorso all'occultismo: maghi, cartomanti, sette sataniche, spiritismo...
D'altra parte sono più cauto nel considerare le tanto decantate "punizioni" di fine secolo. Il terzo segreto di Fatima non è stato pubblicato, e tutte le versioni correnti sono false. Resta valida la profezia "Finalmente il mio Cuore Immacolato trionferà, la Russia si convertirà e sarà dato al mondo un tempo di pace". E' quindi una profezia di speranza.
Tante altre profezie private, che sfociano in una "venuta intermedia di Cristo" mi lasciano proprio indifferente. Guardando ai fatti enunciati dalla scrivente, direi che non è Dio a punire l'umanità, ma è l'umanità ad accanirsi su se stessa. Certo, se fatti dolorosi sono attesi per la fine del nostro millennio, li stiamo vivendo in pieno: la fuga di radiazioni atomiche, le pasticche mortali, le manipolazioni genetiche, dimostrano quanto l'uomo può distruggere l'uomo, se perde il riferimento a Dio nelle sue attività.
Ma non possiamo dimenticare i segni di speranza, i gesti di generosità e la stessa fiducia con cui affrontiamo l'Anno Santo. E se un segno chiaro, sicuro, indiscutibile di ripresa vogliamo sottolineare, pensiamo all' "eroica marcia" (così la profetizzò D. Dolindo Ruotolo) dei viaggi del Papa che, anche se vecchio e malato, non ha perso nulla del suo carisma di galvanizzare i popoli che continua a visitare, aprendo prospettive per la fede che parevano impensabili. Sono barlumi d'aurora che preannunciano una giornata di sole.
Don Gabriele Amorth

 

Lettera di P. Slavko a don Angelo

Il 22 ottobre 1999, P. Slavko scrive: "Carissimo don Angelo, ... ti scrivo dopo essere venuto a conoscenza delle tue condizione di salute. Voglio che tu sappia che ti voglio bene e che so che l'opera di Eco di Maria che tu hai creato con tanto amore è una cosa grandiosa. So che sta uscendo in 17 lingue in circa 900.000 copie. Il lavoro da te svolto è veramente una grande opera della Madonna che si serve di noi, servi inutili. Voglio inoltre che tu sappia che stiamo pregando per te e per tutte le intenzioni della Madonna.
Dio ti benedica e la Madonna ti protegga e interceda per te presso il Signore...".

 

I lettori scrivono

Continuano a giungere in redazione lettere e incoraggiamenti, ne segnaliamo di seguito alcune.

Dal Brasile Carlos Umberto Franquim ci scrive: "Caro don Angelo, cari fratelli, con gioia vi scrivo per ringraziarvi per Eco di Maria che ricevo ormai dal 1997. Ricevere questo giornale è molto importante per me, perché mi aiuta a crescere nella fede, fa crescere in me l'ardore missionario per l'opera dell'evangelizzazione e mi fortifica nella vocazione al sacerdozio, la cui strada spero di intraprendere il prossimo anno. Ringrazio Dio per la vostra disponibilità a diffondere dappertutto i messaggi della Regina della Pace; il vostro lavoro è prezioso per il Regno di Dio ed è frutto del dolce ed Immacolato Cuore di Maria. Benedetto sia Dio".

Dall'Austria Friedrich S. Schoedl scrive: "Cari fratelli e sorelle di Eco di Maria, amici nella fede, caro don Angelo, un grazie cordiale da parte di tutti noi del Tirolo per il tuo meraviglioso lavoro e i più grandi auguri per il tuo 50° di Sacerdozio. Desideriamo condividere con voi la nostra gioia per l'ordinazione sacerdotale di nostro figlio Georg che il Signore ha chiamato a lavorare nella sua messe attraverso Medj".

Da La Paz &endash; Bolivia, Patricia Amalia Mattos Gutierrez a nome del Gruppo Giovani dell'Ordine dell'Immacolata Concezione, ci chiede di continuare ad inviarle Eco e ci dice: " Vi scrivo con molta gioia e desidero ringraziarvi con tutto il cuore per Eco. Il bollettino sta aiutando molto la nostra crescita spirituale e ogni volta ci dà sempre la forza di continuare a lottare con le armi dell'amore per essere dei veri Giovani Cattolici impegnati. Le parole non bastano per esprimere a Dio la gratitudine per il dono di questo giornale che ci spinge a continuare il cammino. Grazie! Spero che don Angelo, con la benedizione di Nostro Signore e la protezione della Vergine Maria Immacolata, ricuperi presto la salute. Noi gli siamo vicini con la preghiera".

Alberto Bonifacio a sostegno di Eco

L'8 novembre 1999, Alberto Bonifacio: "Assicuriamo il conforto della preghiera per il prezioso lavoro che state facendo al fine di portare avanti quest'opera tanto importante che il nostro carissimo don Angelo ha costruito e offerto all'attenzione di tantissime persone in tutti questi anni.
Assicuriamo anche a don Angelo il nostro costante ricordo nella preghiera, egli è ormai da tanti anni nel nostro cuore e non potremo mai dimenticarlo.
A voi che portate avanti l'Eco di Maria, oltre alla preghiera, in tutto ciò che è possibile, assicuriamo la nostra collaborazione. Auguriamo un buon lavoro, illuminati dallo Spirito e guidati da Maria".

 

Tanti bravi volontari non cessano di partire per le zone dove maggiore è il bisogno

Continuano i pellegrinaggi di carità con tanti bravi volontari. A fine ottobre 25 furgoni carichi di beni di prima necessità (soprattutto viveri), sono stati distribuiti direttamente nei campi profughi della Bosnia: ai musulmani, ai serbi, ai croati e ai kosovari.

Per il Kosovo: grazie alle offerte ricevute stiamo collaborando con altre associazioni per rimettere il tetto a 22 case semidistrutte di Mitrovica (50 milioni di lire); inoltre tramite P. Leonard Orec, già parroco di Medj., abbiamo mandato alcuni TIR di viveri a Djakovica e ci siamo impegnati anche lì con altri 50 milioni per la ricostruzione di alcune case.

Chi vuole aiutare si rivolga al coordinatore: Alberto Bonifacio, via S. Alessandro, 26 &endash; 23855 Pescate (Lecco). Tel. 0341-368487, fax 0341-368587. Per offerte: CCP n° 17473224; CCB n° 98230/Y Banca Popolare di Lecco &endash; Deutsche Bank &endash; Lecco, ABI 3104-CAP 22901.

Segnaliamo un incontro dell'associazione MIR i Dobro Onlus che si terrà il giorno 5.12.99 alle ore 14 presso il Palasport di Masnago di Varese (adiacente stadio) con il tema: "con Maria verso il 2000". Seguirà alle ore 18 la S.Messa presieduta da P. Jozo Zovko. Per informazioni tel. 0332-487613

I veggenti: Vicka ha ricominciato da poco più di una settimana a ricevere i pellegrini, dopo un periodo di pausa per motivi di salute; anche Marija sarà a Medj. ancora per una settimana, mentre Ivan è in America e Jakov in Italia

I pellegrini continuano ad arrivare copiosi in questo periodo. Arrivano dalla Romania, dall'Ungheria, dalla Polonia, moltissimi dall'Austria, dalla Germania e dalla Svizzera. Sono presenti anche molti francesi e inglesi nonché alcuni gruppi di brasiliani, messicani e libanesi.

* Eco di Maria nelle lingue principali si trova a Medj. nei negozi Miriam e Shalom a destra davanti alla Chiesa ed anche presso Ain Karim, l'ultimo negozio della Galleria sotto l'Hotel Internazionale, nella strada antistante la Chiesa

* Viaggio a Medj. - Pullman giornaliero da Trieste (vicino a staz. FFSS) ore 18, con arrivo a Medj. alle 08 del mattino; riparte alle 18 da Medj. con arrivo a TS alle 08 (tel 040-425001; £ 102mila, con prenotazione, a/r valevole pe un mese).

Eco su Internet: www.eclipse.it/medjugorje

 

Lettera di don Angelo ai lettori

Carissimi fratelli e sorelle, collaboratori e lettori,
pace e bene a tutti voi dalla casa di Solferino (Mn), dove sono ospite dalle Suore Benedettine della Carità, forzatamente inattivo per l'atrofia muscolare progressiva e irreversibile che in questi ultimi mesi si è aggravata.
Passo i miei giorni pregando e offrendo a Dio il mio sacrificio per tutti. Sono sempre più convinto che Dio è giusto in tutte le sue vie e santo in tutte le sue opere (sal 144) e che il domani è nelle sue mani. Per questo non mi preoccupo perché ad ogni giorno basta la sua pena (Mt 6,34). So che mi attende presto la vera vita, dove cuore umano mai immaginò quello che Dio ha preparato per coloro che lo amano (1 Cor 2). Ma se sono ancora necessario, non ricuso la fatica, dico con San Martino.
Questo numero ridotto di Eco si è reso necessario perché i lettori non restassero digiuni fino al numero di gennaio, per il quale molti generosi si stanno preparando al fine di dare una continuazione alla pubblicazione.
È un numero ridotto che però porta a voi la parte più rilevante del nostro bollettino: i messaggi di Maria e la loro spiegazione, e poche altre notizie che vi tengono al corrente degli eventi.
Nel presentare, come mi è stato chiesto, questo numero ridotto di Eco, benedico l'opera dei volenterosi che si adopereranno a proseguirne il cammino con l'augurio che queste pagine servano a preparare i cuori al grande evento del Giubileo. Non dobbiamo dimenticare le tre mete essenziali alle quali il Santo Padre ci richiama:

1 - la conversione personale con il ritorno alla Confessione

2 - la piena fedeltà al giorno del Signore

3 - lo spirito di solidarietà che si concretizza con opere di carità effettiva verso tutti i bisognosi.

Approfittiamo di questo Eco 148 per inserire il solito modulo di ccp, come molti richiedono, per l'invio delle offerte, senza le quali non possiamo nemmeno ricominciare in gennaio 2000.
Grazie per la vostra collaborazione, per le commoventi espressioni e i consensi che continuamente mi manifestate, specialmente in questo doloroso distacco.
Continuiamo anche attraverso questo piccolo strumento a rimanere una grande famiglia unita che segue i messaggi di Maria per portare a compimento la sua opera.

Su di voi scenda la benedizione materna di Maria, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Don Angelo

Villanova Maiardina, 11 novembre 1999