Rivelazioni "private" e Medjugorje

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Contenuto dell'articolo
  1. Rivelazioni "private" e Medjugorje
  2. Le Apparizioni e le Visioni di Medjugorje
  3. Miracoli
  4. Il giudizio della Chiesa sulle Apparizioni di Medjugorje

Il giudizio della Chiesa sulle Apparizioni di Medjugorje

Siccome le apparizioni, le visioni e i messaggi di Medjugorje appartengono alle rivelazioni extra bibliche, la competenza della Chiesa nel giudicare la loro autenticità è in qualche modo diversa rispetto alle rivelazioni bibliche. Il magistero della Chiesa ha una diretta garanzia d'infallibilità per quanto riguarda la rivelazione biblica e solo una garanzia indiretta per la rivelazione extra biblica. Se la seconda nominata fosse contraria a quella biblica, sarebbe sicuramente falsa. In altri casi vi sono altri criteri, secondo la veridicità che si può attribuire ad alcune rivelazioni supernaturali. Questi criteri sono primariamente condizioni scentifiche. Ciò che è falso secondo la ragione, non può essere autentico in una rivelazione. Facendo riferimento al lavoro serio e da esperti prima di tutto dei singoli scienziati, della commissione internazionale medico- teologica e di altri esperti ed equipe scientifiche, è stato chiaramente stabilito che nelle apparizioni di Medjugorje non si riscontra niente che sia contrario alla scienza. Allo stesso modo, non una singola commissione teologica ha trovato nelle apparizioni di Medjugorje qualche cosa che sia contrario alla fede. Anche l'ultima commissione, costituita dalla Conferenza Episcopale Iugoslava, ha dichiarato solo che non ha ancora le prove necessarie per la supernaturalità delle apparizioni di Medjugorje e che, dunque, continuerà con le investigazioni. Allo stesso tempo ha stabilito di non aver trovato in esse niente che sarebbe contrario alla rivelazione biblica e alla fede. Quando Dio dà alcune rivelazioni, bibliche o extra bibliche, rende capaci le persone coinvolte di poterle riconoscere o almeno di avere la certezza morale che quella rivelazione è autentica. E' molto importante che la gente semplice abbia facilmente riconosciuto la rivelazione di Dio nei fenomeni di Medjugorje e che gli abbiano accettati non solo in teoria, ma anche nella vita pratica. La parola di Dio qui prova la verità: " Se non diventerere come bambini, non entrerete nel Regno di Dio" (Mt 18,3). La tipica qualità di un bambino è, prima di tutto, l'apertura alla verità. D'altro canto, anche quelli che rifiutano di accettare la veridicità delle prove di Medjugorje, senza saperlo l'accettano perché la loro posizione e le loro argomentazioni mostrano che le loro prove vengono da altre aree d'interesse piuttosto che da Medjugorje. In più, gli oppositori di Medjugorje formano un piccolo gruppo riconoscibile. Le loro argomentazioni consistono in decezioni, menzogne e ignoranza di quello che tuttavia stanno giudicando. Milioni di persone sono in contrasto con loro. Esse hanno le prove dell'autenticità delle apparizioni di Medjugorje anche nella loro personale esperienza con Dio e anche nell'ovvia mancanza di argomentazioni contro di essi. Qui si può parlare di sensus fidelium che è comunemente un locus theologicus della rivelazione e della fede. Gli evidenti e abbondanti frutti della fede, conversione, preghiera e di un profondo rinnovamento spirituale della messa, danno un impulso speciale alle prove in favore delle Apparizioni di Medjugorje. Anche gli oppositori di Medjugorje non possono fare questioni su questo. Lo attribuiscono solo alla fede e non alle apparizioni di Medjugorje. Non ci sono dubbi che si tratti di frutti della fede. Perché questi frutti sono insoliti e perchè sono chiaramente collegati con Medjugorje? Perchè non si riscontrano in altri luoghi e in altri santuari o cattedrali, ordinarie mete di pellegrinaggi? E' precisamente in questione questa straordinarietà e il grande numero dei frutti della fede che devono avere la loro propria ragione. A questo riguardo gli oppositori si comportano come gli Ebrei che hanno attribuito la liberazione di un uomo da uno spirito maligno a Beelzebul e non a Gesù. Quando non hanno pututo negare il fatto perché era ovvio, hanno allora negato la vera causa.

Oltre al criterio che un buon albero si riconosce dai suoi buoni frutti, la posizione del Papa è decisiva. Ed è totalmente chiara. L'ha espressa in numerose occasioni quando, qualora alcuni vescovi gli hanno chiesto se potessero andare a Medjugorje in pellegrinaggio, non solo gli ha incoraggiati ma si è anche raccomandato alle loro preghiere. In occasione della sua visita ad limina, il Presidente della Conferenza Episcopale di Sud Corea, l'Arcivescovo Kim ha salutato Papa Giovanni Paolo II con queste parole: " Santo Padre, grazie a lei la Polonia ha potuto liberarsi dal comunismo." Il Papa lo ha corretto e ha detto: "No, non grazie a me, è il lavoro della Vergine come afferma a Fatima e a Medjugorje" (Catholic News, settimanale cattolico coreano, 11 novembre 1990) Tutto è in quello che dice il Papa e la Chiesa sulle apparizioni di Medjugorje. Da ciò deriva che la Madonna è a Medjugorje e che là ha annunciato la distruzione del comunismo. Tutte le altre storie mancano molto e spesso di serietà e per delle ragioni al di fuori della religione, vogliono oscurare la verità su Medjugorje e allontanare il mondo dall'accettazione dei messaggi evangelici della Madonna.

fra Ljudevit Rupčić, OFM , 1995

fra Ljudevit Rupcic - nato a Hardomilje, Ljubuški nel 1920. Entra nell' ordine francescano della Provincia di Erzegovina nel 1939. Viene ordinato sacerdote nel 1946. Ha terminato gli studi di teologia alla Facoltà di teologia a Zagabria. Il dottorato di ricerche l' ha avuto nel 1958 e l' abilitazione alla docenza universitaria nel 1971 sempre alla stessa Università. Dal 1958 al 1988 ha insegnato la egsegesi del Nuovo Testamento alla Facoltà di teologia francescana a Sarajevo e per un periodo anche alla Facoltà di teologia a Zagabria. Sotto il regime comunista è stato prigioniero nel 1946 e 1947 e poi dal 1952 al 1956.

Per un lungo periodo (dal 1968 al 1981) è stato membro della Commisione teologica presso la Conferenza episcopale dell' ex Iugoslavia. Ha tradotto il Nuovo Testamento dall' originale nella lingua croata. Questa traduzione ha avuto moltissime edizioni. Ha pubblicato molti libri, studi, articoli in lingua croata, tedesca, italiana, francese e inglese. Ha tenuto numerosissime conferenze in vari seminari e congressi sia in Europa, che in America.

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